
“Che brutte abitudini, Pierino!”, D. Roberts, La Margherita, 2003
TRAMA: Pierino vorrebbe fare tutte quelle cose che non piacciono ai grandi.
Mangiare con il cane, raccogliere le cose da terra, fare pipì in giardino, giocare con gli insetti, mettersi le dita nel naso e molto altro.
La sua famiglia è esasperata. Tutti lo rimproverano continuamente a causa del suo comportamento.
Ma riuscirà a togliersi queste brutte abitudini?
Che brutte abitudini, Pierino! è un simpaticissimo racconto che parla di comuni “schifezze”.
“schifezza” è anche una delle parole considerate tabù nell’infanzia, nonostante l’ilarità che suscita nei bambini.
Il Pierino di questo racconto (nome assai noto per questo genere di personaggi) ne combina proprio tante di… schifezze. A ben vedere non ha, nel modo più assoluto, la cosiddetta paura di sporcarsi.
Eppure i suoi cari desiderosi di fargli imparare un po’ di buone maniere, non perdono l’occasione per ribadirglielo.
Il racconto affronta questo argomento in un modo straordinariamente simpatico da far sorridere i piccoli lettori e, insieme a loro, quelli grandi.
Il tema trattato accoglie i bambini nella loro spontaneità e, nello stesso tempo, li conduce a comprendere quali sono le richieste dei grandi, relative, in questo caso, ai divieti e ai “no” mossi soprattutto da motivazioni igieniche e del buon costume.
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Versione originale, Dirty Bertie |