
“Che fatica mettere a letto… papà!”, C. Saudo, K. Di Giacomo, La Margherita Edizioni, 2012
Cosa succederebbe se fosse il papà, anziché il bambino, a non voler andare a letto?
A questo punto il bambino gioca la carta della fermezza, del “non ho alcuna intenzione di” e del “non è il momento di”. Poi prova con la negoziazione. Gli propone di leggere una storia insieme e, da buon lettore ad alta voce qual è, fa sedere il mastodontico papà sulle sue minute gambe.
Ma le cose non vanno quasi mai così. Pieni di energia, i bambini tutto vorrebbero fare fuorché concludere la loro giornata in un preciso istante. Ha inizio un estenuante rituale capace di mettere a dura prova anche l’adulto più paziente.
Eppure, se si perde la calma, la messa a letto diventa una vera mission impossible dominata dal senso di frustrazione e dalla stanchezza.
Ma cosa succederebbe se fosse il papà, anziché il bambino, a non voler andare a letto?
Ecco la provocazione proposta da Coralie Saudo e Kris Di Giacomo nel loro originale racconto. E’ questo il presupposto sul quale si sviluppa una storia piena di umorismo e scene esilaranti.
I ruoli sono completamente capovolti: il bambino è la persona seria che deve convincere il papà, meno serio, ad andare a letto.
Uno spostamento di funzioni che consente ai bambini di comprendere più da vicino le motivazioni dei loro genitori, attraverso un’esperienza di lettura che sa essere spiritosa e mai pedante.
Ed ecco che i bambini – osservatori scrupolosi e attratti da ciò che appare bizzarro, assurdo – rimangono stupiti nello scoprire questo ribaltamento delle parti.
Pur rivedendo una similitudine con il personaggio più piccolo, ritrovano il loro comportamento nelle azioni di quello grande. C’è qualcosa che non torna, penseranno allora i piccoli ascoltatori.Oltre alla trama surreale, a rendere questo racconto davvero unico e prezioso è il gioco esagerato delle (s)proporzioni dei personaggi e delle loro azioni, le quali non coincidono affatto con gli schemi assimilati dal piccolo lettore.
Il libro in sé è una piccola opera d’arte. Alcuni particolari, come la copertina color carta da zucchero, le tonalità calde delle ambientazioni, i dettagli simil-collage, le texture “macchiate” e le font utilizzate nel testo, richiamano fortemente un’atmosfera vintage, un’ambientazione di altri tempi.
I tratti e le riempiture sono immediati, “alla prima” come si usa dire in pittura.
A questo si aggiungono alcuni elementi che seppur ricordano i primi scarabocchi dei bambini o i disegni abbozzati a matita, in realtà possiedono una forte capacità espressiva.
Nelle tavole troviamo dunque un perfetto equilibrio di tecniche diverse. Nell’insieme è un albo illustrato piacevole, capace di incuriosire i bambini e di invogliarli a soffermarsi, osservare, stupirsi e ridere delle buffe espressioni dei personaggi.
Un ottimo libro della buona notte, una lettura da sperimentare con il proprio papà, un racconto che suggerisce che bisogna andare a letto senza fare troppe storie!Una storia che la stessa autrice ha dedicato al suo papà.
* Titolo originale: Mon papa, il est grand, il est fort, mais…