Claudio è in quarta elementare, l’anno in cui in geografia si studiano le catene montuose. Si comincia dalle Alpi, il grande cappello del nostro paese, poi si procede attraversando gli Appennini, percorrendo in lungo la colonna vertebrale dell’Italia. Osservare le montagne nei libri di scuola, così ben disegnate, ci ha fatto venire voglia di andarle a trovare di persona. Mentre la primavera aveva già iniziato il suo esordio, abbiamo scelto la provincia di Verbania (Piemonte) per trascorrere l’ultimo weekend della stagione sciistica.

Ma con gran pena le reca giù

Claudio pronuncia la filastrocca “Ma con gran pena le reca giù” con l’aria concentrata di chi sa che è un attimo sbagliare le parole. “A scuola abbiamo imparato questa poesia per ricordarci bene i nomi delle montagne. Sono le… ehm… Marittime, Cozie, Graie, Pennine, Lepontine, Retiche, Carniche e Giulie, come Giulia!”. Mentre lo ascolto mi accorgo come quei nomi così scolasticamente familiari fossero finiti nell’oblio della mia mente. Caspita quante sono le cose che dimentichiamo o che omettiamo nel corso degli anni. In effetti, quando vado in montagna non faccio mai caso al nome dei monti, ed è molto probabile che non abbia nemmeno idea del fatto che mi trovi nella zona delle Alpi Retiche, Pennine o Cozie. È proprio vero che, troppo spesso, tutto ciò che si studia sui libri di scuola rimane lì, sui libri di scuola. Raramente lo porti con te, resta lì, forse per sempre. Volevo invece che Claudio potesse ricondurre quei nomi a qualcosa di concreto, per questo ho pensato che fosse arrivato il momento di fare una nuova gita in montagna.

Druogno e la Valle Vigezzo

In provincia di Verbania c’è una stazione sciistica proprio a portata di mano. Percorrendo l’Autostrada dei Laghi fino a Gravellona Toce, si esce sull’SS33 a Masera Valle Vigezzo. La Baitina si trova nel comune di Druogno ed è un parco giochi attrezzato per lo sport sulla neve. Un grande cartello che indica il luogo è posto direttamente sulla strada statale (SS337) poco prima dell’ingresso di Druogno, appena dopo il comune di Gagnone-orcesco. L’impianto è davvero facilmente raggiungibile, non necessita di ovovia e seggiovia per poter sciare (per la risalita ci sono due tapis roulant e uno skilift). Le tariffe sono accessibili, sia per le lezioni di sci, sia per lo skipass e per il noleggio dell’attrezzatura. Quindi recupero il numero di telefono dal sito ufficiale e prenoto per tre bambini e due adulti.

Cerco anche una casa. Viaggiando in cinque, di cui tre agitati e due adulti, gli spazi ampi finiscono sempre per essere la soluzione migliore. Trovo l’appartamento perfetto, su due piani, con arredamento minimale e moderno, situato nel comune di Santa Maria Maggiore (subito dopo Druogno) che si trova a circa 3 km dalla Baitina. Si tratta dell’appartamento La Cima Vigezzo, in vicolo Sinonis 17, con un punteggio 9, Eccellente, su Booking. I bambini si mostrano subito super entusiasti di giocare in quella casa. Il piano superiore è una grossa mansarda abitabile collegata al piano di sotto da una caratteristica scala di legno.

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Purtroppo, il giorno prima della partenza arriva una telefonata che non avrei proprio voluto ricevere nel momento in cui ero certa di avere organizzato tutto alla perfezione. “Mi dispiace, sfortunatamente le temperature non ci permettono di aprire l’impianto per questo weekend”. Sigh, niente neve, niente sci. Dopo un primo momento di sconforto, decidiamo di partire lo stesso e di farci guidare dall’improvvisazione.

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Come dicevo, i bambini erano così felici di vivere in quell’appartamento che con molta probabilità avrebbero anche passato volentieri lì dentro l’intero fine settimana. Faticando, riusciamo a convincerli a rimettersi le scarpe e la giacca per andare comunque a vedere la struttura della Baitina. Quell’escursione ci sarebbe servita per farci un’idea su come fosse realmente quel luogo così da avere familiarità nel ritornarci in una prossima stagione invernale. Sopra quel poco di neve rimasta i bambini hanno iniziato a giocare, a sedersi e a scivolare. Lo hanno fatto, ahimè, (come si nota dai loro sederini) senza tuta da sci.

Verso sera rientriamo nell’appartamento e troviamo il depliant di un impianto sciistico lì vicino, poco più in alto e, miracolosamente, aperto. Si scia!

Piana di Vigezzo

L’impianto alla Piana di Vigezzo è completamente immerso nella natura ed è situato a 1726 mt di quota. Si sale con l’ovovia e, udite udite, nel tariffario è compresa una vantaggiosa tariffa famiglia per l’intera giornata sulla neve (la tariffa del pacchetto famiglia durante il weekend, in questa stagione, è 52 €). Una volta arrivati in cima è possibile noleggiare l’attrezzatura completa, prenotare le lezioni di sci, salire con il tapis roulant e salire un po’ più in alto con lo skilift. Quindi abbiamo trascorso l’intera giornata sulla neve, con i raggi del sole primaverile che ci arrossavano le guance e ci suggerivano che quella sarebbe stata l’ultima della stagione.

Abbiamo pranzato al ristorante La Tana, adiacente all’impianto (non c’è bisogno di riscendere). Offre ottimi piatti di cucina locale con porzioni piuttosto abbondanti. Poco dopo le 16 abbiamo ripreso l’ovovia. Il tempo di fare merenda in un piccolo parco giochi, anch’esso immerso nel verde, poi è arrivato il momento di salutare e ringraziare le montagne per la splendida giornata. Ah, per tornare alla lezione di geografia, le Alpi che abbiamo visitato sono le Lepontine.

Ciao Lepontine!

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La Baitina - Druogno
Piana di Vigezzo - sito e tariffe

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