Valutare se far fare la “primina”, cioè cominciare la scuola elementare a 5 anni e mezzo invece che a 6. Rispondo alla domanda di una mamma.

Vorrei chiederti un consiglio su una questione che mi sta molto a cuore:
Le maestre mi dicono che cognitivamente è avanti ma non consigliano di anticipare. Soprattutto in un periodo come questo nel quale l’anno scorso ha frequentato poco.
Io non ho fretta e non voglio che le si metta mandandola prima ma vorrei sapere di aver fatto la scelta più giusta pensando a lei.
A me sembra pronta per quello che fa e la curiosità che mette nell’ imparare. Emotivamente è una bambina che ha bisogno di tempo per aprirsi ed uscire. Quindi un anno in più rafforzerebbe questa sua esplosione fatta in questo anno di materna e la renderebbe forse più sicura per le elementari.
D’altro canto, proprio per questa sua velocità ed entusiasmo nell’imparare non vorrei correre il rischio di fermarla un anno.
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Anticipare l’ingresso scolastico

Lo scorso anno educativo (e in parte anche questo), sono stati talmente anomali da meritare delle riflessioni a sé. Nel 2020 i bambini hanno perso circa metà del percorso della scuola dell’infanzia, ma soprattutto è mancata a molti la possibilità di stare con gli altri bambini, in un ambiente comunitario.
La possibilità di anticipare l’ingresso alla primaria per i bambini che compiono i sei anni entro il mese di aprile dell’anno scolastico di riferimento, deve per forza considerare – tra le tante motivazioni – anche questo “buco”.

L’anticipo scolastico soprannominato “primina”, è definito dalla legge delega n. 53 del 28 marzo 2003, all’art. 2. e formalizzato nell’art. 6, comma 2 del decreto legislativo n. 59 del 19 febbraio 2004. Stando alla normativa vigente, i bambini con un’età a metà strada tra i compagni più piccoli e quelli più grandi, hanno la possibilità di andare un anno prima alle elementari. Ad ogni modo è questa una scelta che rimane in mano alle famiglie in quanto non esiste, a tal scopo, una valutazione formale delle competenze raggiunte dal bambino che si pronunci sull’ingresso anticipato alla primaria.
Il parere dei maestri della scuola dell’infanzia si limita ad essere pertanto un colloquio di tipo consulenziale, volto ad agevolare i genitori in questa complessa decisione; proprio come è successo nel vostro caso.

Nella tua domanda hai già considerato i due aspetti principali che vengono presi in questione durante questa valutazione: la motivazione cognitiva e quella emotiva.

A mio avviso e per diverse ragioni, il secondo aspetto non può che essere il più rilevante, rispetto al primo, nella scelta finale. In poche parole, l’avviamento della scolarizzazione può avvenire senza difficoltà o ritardo anche posticipando di un anno, mentre, nel corso della vita, non dura a lungo il periodo in cui si ha la possibilità di trascorrere un tempo di apprendimento caratterizzato dal gioco e dalla libertà di movimento. A maggior ragione in una situazione incerta come quella odierna (uso prolungato di dispositivi come le mascherine, pochi scambi tra compagni, limiti di movimento…).

Verso la scuola…

Durante l’ultimo anno della scuola dell’infanzia sono inoltre previsti dei percorsi di accompagnamento graduale per abituare il bambino/a al cambiamento.
Se lo desideri puoi valutare di adottare anche a casa uno tra i diversi testi pensati per sostenere alcune competenze propedeutiche all’apprendimento di tipo scolastico.
Il primo titolo che consiglio vivamente è parte del prezioso lavoro del pedagogista Camillo Bortolato, autore del Metodo Analogico:
Primi voli. Fare, pensare, contare. Apprendere con il metodo analogico nella scuola dell’infanzia”, ed. Erickson. Nel cofanetto sono presenti tre libri facilmente maneggevoli anche dal bambino e suddivisi in aree di apprendimento.

Esercizi con i “Primi voli”

primi voli bortolato

Altri titoli interessanti sono:

– “Io cittadino del mondo 5 anni. Percorso di educazione civica.” (edizioni Educando).

– “Competenze in gioco. 5 anni”, Paola Fontana, (edizioni Del Borgo).

– “Per mano… Verso la scuola primaria. 5 anni”, M. E. Giordani, G. Cremona, (ed. Raffaello).

Degna di nota è anche la collana edita da Sassi Junior, che presenta semplici immagini e parole in stampatello che avvicinano i bambini alla lettura autonoma.

– “Leggo e imparo. La mia prima biblioteca” Matteo Gaule, Sassi Junior 2016.

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Il titolo è una delle 4 valigette di questa collana, ciascuna ha al suo interno otto piccoli cartonati che sviluppano diversi argomenti.