Quando abbiamo capito l’attitudine alla danza classica, Claudio aveva solo cinque anni. Ricordo ancora le prime volte che entrava nella sala degli allenamenti, stretto nel body bianco e nei leggings neri, entrambi traslati al maschile dall’abbigliamento femminile (credetemi, non è per nulla facile trovare abiti per piccoli ballerini maschi). A testa alta e schiena dritta, in quei passi precisi e controllati, Claudio da allora esprime se stesso. Dalla crescente passione abbiamo iniziato ad arricchire la libreria di testi che riguardano la danza classica, in modo da unire pratica e cultura. Tra questi, inizio con il presentarvi un meraviglioso albo dedicato alle origini del balletto, da poco pubblicato in Italia dalla casa editrice Arka. Mi raccomando, indossate le scarpette, si balla!

grandi storie del balletto

Da quanto tempo esiste la danza classica?

“Da quanto tempo esiste la danza classica?” è una domanda ricorrente tra le curiosità di Claudio, alla quale non ho saputo mai rispondere. Nella promessa di impegnarmi in una ricerca (prima o poi) sfoglio le prime pagine del libro “Le grandi storie del balletto”, ed ecco che le autrici risolvono l’arcano. Si viaggia fino al Rinascimento italiano, all’epoca in cui Caterina de’ Medici, moglie del re Enrico II, chiamò a corte il musicista Baldassarre Baltazarini da Belgioioso. Il Ballet des polonais del 1573 fu il primo spettacolo di successo ricordato. A questo seguì il Ballet comique de la reine del 1581, considerato il primo balletto classico della storia.

Conseguentemente al primordiale debutto, l’arte del balletto così come la conosciamo si è stabilita nel XIX secolo, l’epoca delle grandi coreografie e delle ballerine in tutù. Affiorarono le principali scuole che influenzano il balletto classico. Queste sono la scuola francese, la scuola russa (Accademia del Metodo Vaganova), l’Accademia di danza del Bolhsoi (Mosca), la scuola italiana di ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano. Dalle grandi scuole quindi, alle grandi coreografie e ai grandi nomi della danza. In questo modo, Serenella Quarello, nell’introduttiva presentazione storica, menziona i coreografi e i ballerini che hanno reso gloriosa questa disciplina.

grandi storie del balletto

Il fascino delle vicende che hanno contribuito a definire e contaminare la disciplina della danza introduce i veri protagonisti del libro, ovvero i grandiosi balletti e le loro storie. Spettacoli senza tempo che hanno emozionato il pubblico in ogni parte del mondo e che continuano ancora oggi nel loro incanto.

La danza non è che il riflesso di ciò che il nostro corpo trasforma in arte.

Antonio Gades (tra i più grandi ballerini di flamenco del XX secolo).

Ripercorrendo la storia del balletto emerge il grande contributo delle eccellenze russe nel consolidamento della cultura della danza classica dalle origini ai nostri giorni. Prima di proseguire in questo glorioso viaggio, vorrei condividere una riflessione che mi pone in pieno contrasto con gli episodi recenti dove, a causa della situazione geopolitica in atto è stata avanzata l’esclusione di rappresentanze russe in diverse manifestazioni culturali, oltre che la cancellazione di un corso universitario che prevedeva lo studio della letteratura russa. Sono azioni che mi lasciano completamente basita e dalle quali prendo le più ferme distanze. Trovo poco comprensibile come si possa voler promuovere la pace e, al contempo, compiere operazioni di censura verso arte e cultura che hanno origine da una determinata zona del globo. Non possiamo dimenticare come, in epoca non troppo lontana, furono bruciati mucchi di libri in ragione delle origini dei loro autori.

Alla scoperta dei segreti dei balletti più celebri

Si entra in scena. Ecco che finalmente si aprono le quinte delle quattordici tra le più celebri coreografie del balletto classico. Serena Quarello, insegnante e autrice internazionale, raccoglie la storia, le notizie e gli aneddoti di ciascun balletto, su schede che si sviluppano sulle due facciate. Un ambizioso progetto compiuto con il supporto e i consigli di professionisti che lei stessa ringrazia a fine libro. Le descrizioni delle singole opere sono arricchite dalle realistiche tavole realizzate da Fabiana Bocchi, illustratrice che, tra i suoi tanti percorsi formativi, ha frequentato il corso di illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Macerata con Maurizio Quarello, fratello minore di Serenella.

La collaborazione tra Serenella Quarello e Fabiana Bocchi conta ormai diverse pubblicazioni tra cui il “Bestiario de Frida” edito da Tramuntana Editorial nel 2020; “NON PUOI CORRERE CON I PANTALONCINI CORTI. 50 donne che hanno fatto la storia dello sport” edito da Rizzoli nel 2019 e, della stessa collana delle storie del balletto, “I grandi capolavori dell’opera” edito da Arka nel 2021.

grandi storie del balletto

Le illustrazioni che Fabiana Bocchi dedica ai balletti raccolti nel libro si estendono sull’intera facciata. Nella prima tavola è raffigurata una scena rappresentativa dello spettacolo, nella seconda possiamo invece ammirare il ritratto del ballerino icona di quel balletto, ripreso in una posizione di danza. Un libro per sognare a occhi aperti la leggerezza dei salti, delle pirouettes, delle punte e dei costumi tipici della danza classica. S’inizia con “Giselle”, definita l’opera maestra del balletto romantico dove la protagonista è una semplice contadina che ambisce a diventare ballerina. Non manca “Lo schiaccianoci”, il celebre balletto sulle note di Čajkovskij, che vanta, nell’originale, il nome di Marius Petipa, definito il re delle coreografie. Si conosce “Coppélia”, la storia in cui una graziosa bambola artigianale turba la quiete di una coppia di fidanzati. Il balletto in tutù bianco “La Silfide” che ha segnato l’introduzione della tecnica della danza sulle punte e che, tra le rappresentazioni più memorabili, ha quella che ha visto insieme Carla Fracci e Rudolf Nureyev.

grandi storie del balletto

Ed ecco apparire il balletto più famoso di sempre “Il lago dei cigni”, qui è citata la storia della sua più grande interprete, la ballerina Anna Pavlova. Si procede con la favola di “Cenerentola” ballata sulle note del compositore Prokòfiev e con l’opera “L’uccello di fuoco” tratta da una fiaba della tradizione russa. Scopriamo come il balletto realizza un incontro incantato tra letteratura, arte e cultura. Proseguendo nell’albo ritroviamo anche l’opera “La bella addormentata”, “Anna Karenina”, “Don Chisciotte”, “La Bayadère”, “La dama delle camelie”, “Il Corsaro” e, infine, “Romeo e Giulietta”. Quest’ultima, l’opera teatrale di William Shakespeare, ha visto anche il debutto nel 1995 di Roberto Bolle come primo ballerino nella parte di Romeo.

Come un intervallo che segna le pause tra i vari atti, sfogliando le pagine scopriamo due approfondimenti. Il primo riguarda la storia dei grandi teatri, il secondo è invece dedicato alla descrizione dei principali passi di danza.

Chiudo il libro con una voglia immensa di ritornare a teatro per ammirare uno glorioso balletto.

Per conoscere gli autori:
Serenella Quarello - sito ufficiale
Fabiana Bocchi - sito ufficiale

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