C’è una bellissima mostra a Palazzo Reale (Milano). Ci sono appena stata, avevo bisogno di immergermi qualche ora nell’arte. Ammiro i quadri a distanza, poi mi avvicino molto alle tele, facendo attenzione al disappunto delle maschere del museo. La dinamica delle pennellate, il colore più o meno diluito, le tonalità nascoste, la trama della tela, le variazioni nell’intensità della coloritura. È come raggiungere le mani degli artisti che ci hanno lavorato sopra.
Le opere diventano vive, si fanno ascoltare e suscitano una tonnellata di domande. Il soggetto della mostra è la biografia del collezionista Justin K. Thannhauser. È quindi un “dietro le quinte” del mondo dell’arte. Si possono ammirare opere di grandi artisti— quali Picasso, Renoir, Cézanne, Van Gogh, Gauguin, Rousseau, Kandinsky, Braque – quelle che i coniugi Thannhauser donarono alla fondazione Guggenheim di New York. Arte e storia s’intersecano nel percorso espositivo.

Anche i miei figli producono tanti perché. L’arte è strana, suscita curiosità.
Ma che cos’è l’arte? Perché l’ha pitturato così? Perché ha quella faccia? Chi è questo signore?




Per questo motivo, il libro dei perché sull’arte capita a fagiolo, anzi, calza a pennello. È stupendo. Lo apriamo insieme. Le pagine si riempiono di tante linguette da sollevare. È una caccia al tesoro tra le simpatiche illustrazioni di Marie-Eve Tremblay e tra i suoi numerosi personaggi che accompagnano le domande sull’arte. Un corposo itinerario nei diversi temi legati all’arte: la teoria del colore, le tecniche pittoriche, i movimenti artistici, le riflessioni sull’arte, alcune abitudini dei pittori, l’arte nella storia e molto altro. Si filosofeggia. Alla domanda principale “Che cos’è l’arte?”, seguono “Chi è un artista?” e “Anch’io posso essere un artista?”. Il testo di Katie Daynes è accurato, sufficiente per questo veloce percorso tra millenni di produzioni artistiche. Un albo da tenere a portata di mano, a casa, a scuola e, anche, al museo.