Ieri, 2 aprile, si celebrava Hans Christian Andersen Day, la ricorrenza della nascita di Andersen (nato il 2 aprile 1805 a Odense in Danimarca). Quale migliore occasione per ricordarlo qui sul blog? Di recente pubblicazione, questo splendido albo per bambini è dedicato proprio alla vita di quello che è uno fra i più geniali scrittori di fiabe.
Piccola premessa. Ho una grande passione per la scrittura e la sensibilità di Andersen. A New York mi sono seduta a lungo accanto alla sua statua. Rispetto ai miei figli, bambini di oggi, quand’ero piccola gli albi illustrati in casa non erano poi così abbondanti. C’erano alcuni grossi libri di favole o di fiabe. Io e mia sorella li sfogliavamo all’infinito. Non so cosa darei per riavere ancora per un attimo tra le mie mani quel grande libro dalla copertina rosa! Le mie preferite di allora erano queste: Mignolina, I cigni selvatici e I vestiti nuovi dell’imperatore.
Dunque, viaggiare in compagnia di Andersen sembra già l’inizio di una fiaba. Accadde ad Elsa, una bambina di fine ‘800 che, salendo su una carrozza con la madre, si trovò seduta davanti a un gentil signore. La piccola iniziò a porre all’uomo domande un po’ impertinenti. La madre cercò di scusarsi mentre lo scrittore si mise a risponderle con gran cortesia.
“Lei è vecchio?” (…)
“Be’, anche. Sono giovane come il bambino che un tempo sono stato e che sento ancora dentro di me. E sono vecchio come l’uomo che ti siede di fronte.“

Tra le chiacchiere Elsa scoprì che il signore davanti a lei era un autore di fiabe, quindi gli chiese di raccontargliene una. Andersen le propose la storia di un bambino che imparò a volare. Iniziò a narrare, rievocando un recente passato (in questo punto le tavole di Maja Kastelic diventano di color seppia).
La storia si svolge in una delle 483 isole della Danimarca, in un tempo in cui vivere era tutt’altro che semplice. Il cibo scarseggiava, così come il lavoro e la possibilità di avere un salario dignitoso.

Il piccolo Hans era il figlio di un calzolaio. L’uomo lavorava sodo, per tutto il giorno riparava scarpe bucate. La sera, invece, prendeva il libro delle fiabe per leggerlo al figlio. Hans ascoltava ed entrava nel mondo incantato, là dove tutto era possibile (in questo punto le tavole illustrate tornano ad essere a colori). Il padre amava raccontare storie e lo faceva anche attraverso i burattini che costruiva egli stesso. Successe che, quel mondo magico che Hans ricevette dalla voce del padre, fu per lui come un paio di ali che lo fecero volare lontano.
Quando il padre morì, tormentato dai ricordi di guerra, il giovane Hans decise di fare bagaglio di ciò che nell’infanzia aveva nutrito la sua anima. Partì per Copenaghen in cerca di fortuna. La strada per il successo fu lunga e tortuosa. Dopo diversi tentativi, arrivò il giorno in cui il suo talento fu riconosciuto. Hans divenne uno scrittore di fama. Compì numerosi viaggi che gli diedero la possibilità di incontrare personaggi importanti e noti come Re Federico VI, Jenny Lind (soprano lirico svedese), Charles Dickens (scrittore e giornalista dell’età vittoriana), i fratelli Grimm (noti scrittori che hanno raccolto le fiabe della tradizione popolare tedesca).

La perspicace bambina chiese al signore se, quel ragazzo di cui raccontava, fosse proprio lui. Andersen confermò, svelandole anche come, in molte delle sue fiabe, si potrebbe trovare un pezzo della sua biografia. A questo punto della narrazione Heinz Janisch propone un viaggio tra i più bei racconti di Andersen:
Il baule volante, Mignolina, La principessa sul pisello, Il brutto anatroccolo, Gianbebbeo, I vestiti nuovi dell’imperatore, La regina delle nevi.
Proseguiva il viaggio in carrozza. Madre e figlia erano ormai letteralmente incantate dai racconti di quel gentile signore, pronte a vivere, a loro volta, una fiabesca magia.
Le ultime pagine dell’albo illustrato sono dedicate alla biografia di Hans Christian Andersen. Qui si può leggere un prezioso approfondimento dei contenuti narrati e altre curiosità sulle opere e sulla vita privata dello scrittore. Tra queste ricordo il libro “La fiaba della mia vita“, l’autobiografia che Andersen scrisse nel 1855 proprio sulla sua vita.
Approfondimenti: Il libro fa parte della Collana Perle classiche da 5/6 anni Si possono leggere le fiabe su andersenstories.com