L’orologio alla parete segna le sei, il papà corre giù dalle scale per rispondere al telefono. Nel frattempo la mamma si trova in città, chiude la serranda del negozio di animali e si avvia verso casa. Il papà si sta occupando della cena. La mamma, invece, sta lasciando alle sue spalle il caos metropolitano. I loro bambini giocano insieme in attesa di sedersi a tavola. Ancora lontana, la mamma scende le scale per raggiungere l’affollata stazione.
La pizza prende forma, il cane litiga con il gatto, il papà rimprovera i bambini. Finalmente il treno è partito, la mamma sta tornando a casa. Il papà è occupato in mille faccende. La mamma si fa strada fra la gente per scendere dal treno. Deve fare in fretta perché sta iniziando a piovere. Un vento forte capovolge il verso degli ombrelli. In casa i bambini apparecchiano attentamente la tavola, il papà gioca un po’ con il più piccolo e la cena è quasi pronta. Fuori si è fatto buio, la mamma non vede l’ora di rientrare. La pizza è in forno, la tavola è apparecchiata, i giochi sono in ordine e i cuori in attesa. Poi la mamma entra dalla porta. Nuovamente riuniti, ora possono condividere un’unica, invitante e affettuosa tavola!
“La mamma sta tornando a casa”. L’immagine sulla copertina di questo coloratissimo albo illustrato potrebbe essere la parodia della famosa scena in cui Mary Poppins scende dal cielo con il suo ombrello scuro. Eppure la donna qui raffigurata non è affatto un personaggio incantato bensì una comunissima mamma che, come tante altre comunissime mamme, divide le sue giornate tra famiglia, lavoro e pendolarismo. Per questo motivo il racconto “Arriva la mamma”! apre una finestra sulla quotidianità – qui espressa in chiave contemporanea – di una famiglia in cui tutti collaborano, alla pari, per il bene comune.
Le faccende casalinghe e domestiche scorrono sulle illustrazioni stampate a sinistra. Queste sono poste in parallelo alle vicende legate al lavoro fuori casa, impaginate, al contrario, sul lato destro. Poi, giunti all’ultima scena, le due parti si uniscono, in un’unica tavola, intorno ad un condiviso tavolo apparecchiato. Le illustrazioni del pittore polacco Tomek Bogacki sono complementari al racconto di Kate Banks, sia dal punto di vista semantico che grafico. I capoversi scorrono sulla parte inferiore dell’illustrazione seguendo come un’onda il ritmo degli eventi. Pagina dopo pagina si ripete un prezioso ritornello evidenziato in rosso: “La mamma sta tornando a casa”.
I disegni e le ambientazioni risultano morbide e calde come il tratto dei pastelli che li hanno riempiti. Uno stile artistico apparentemente fanciullesco: i personaggi hanno le guance colorate di una brillante tonalità arancione ed assomigliano alle bambole, oppure a marionette mosse da fili invisibili. I tratti fuggenti e le prospettive inclinate sembrano voler sottolineare la trepidazione, il movimento veloce di chi si affretta a tornare e la sollecitudine di chi si prepara ad accogliere.
Quando lo si legge e lo si ascolta, questo libro sembra quasi non finire mai. La mamma ci mette davvero tanto ad arrivare! Il lieto epilogo che tarda ad arrivare permette di rivivere la tensione provata da chi aspetta una persona cara.
Un libro che sorprende sotto diversi dettagli. É il papà ad essere impegnato nella cura della famiglia ed è invece la mamma a vivere lo stress del viaggio verso casa. I tre fratelli, un numero di poco superiore a quello che generalmente viene proposto nell’immagine stereotipata della famiglia tipo, sono accidentalmente tutti maschi, contrariamente alla rappresentazione più diffusa di famiglie con figli di entrambi i sessi.
La lettura ad alta voce diventa un momento per giocare con le pause, con i rallentamenti del ritmo narrativo e le accelerazioni. Il bambino che ascolta sperimenta, in tal modo, le sensazioni dell’attesa e l’emozione del ricongiungimento.