Come comportarsi di fronte alle bugie dei vostri bambini? Un racconto a tema che ha come protagonista una piccola bambina che dice tante, mostruose, bugie.

I bambini mentono, prima o poi succede. Essendo un comportamento comune, non dovremmo preoccuparcene troppo. Meglio fare un bel sospiro e considerarlo come fisiologico, caratteristico quindi di una normale evoluzione del pensiero umano.

Le bugie dei piccoli vanno trattate con cautela. Non vanno giudicate equiparandole all’azione dell’adulto, quella volta a trarre intenzionalmente in inganno un’altra persona. Per comprendere il motivo per il quale un bambino tenti di negare l’evidenza o inventi realtà alternative, può essere utile fare un tuffo nel proprio passato e ritrovare le emozioni provate durante l’infanzia. Rievocare il bambino di allora ci aiuta a capire come le bugie non siano pronunciate al solo scopo di ottenere un vantaggio, di sfuggire alla punizione o di evitare le conseguenze di una colpa. Il processo che porta un bambino a mentire può avere origine dal desiderio di non deludere le aspettative dei grandi.

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Un altro motivo del mentire risiede nella volontà di preservare la segretezza del proprio pensiero, di difendere un’interiorità che sta crescendo e che non vuole essere poi così tanto cristallina agli occhi dell’altro. In qualche modo i bambini s’illudono di poter condizionare la valutazione dei grandi attraverso una bugia per loro assolutamente credibile.

Una storia sensibile, quella scritta da Isabella Paglia, che coglie l’essenza delle bugie dei bambini. Nina è una bambina che ne combina di ogni e, nel tentativo di discolparsi dai rimproveri, si giustifica con accadimenti a dir poco surreali, con una fermezza che quasi quasi le si crede davvero.

La stessa risolutezza che ritrovo nei miei figli quando accade che, anche davanti all’evidenza, riescono a dirmi: – “Non sono stato io!”.

A quel punto incalzo: – “Va bene e chi sarebbe stato? Ci sei solo tu qui!”. Irremovibili e con tutta la tranquillità del mondo, rispondono: – “E io che ne so!”. Allora insisto, m’innervosisco, li rimprovero. Qui tirano fuori la più deleteria arma di distruzione della pazienza: LA FUGA CON PIANTO OFFESO.

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Quindi ci rifletto. Ripenso al fatto che le bugie dei bambini vanno accolte con clemenza ed educate a piccoli passi. Proprio come fanno gli adulti intorno al mentire di Nina. La mamma, il papà, i fratelli, la nonna e la zia non la giudicano, seppure non nascondono la loro contrarietà alle risposte date. Un sorprendente risvolto in epilogo. Succede che, a furia di spararle grosse, quelle bugie fanno ritorno per invadere tutto lo spazio dei suoi sogni. Ora però non sono più grossi animali maldestri: si sono trasformate in BUGIE-MOSTRILLO terribilmente vivaci. Nina non può proprio riposare con tutti quei mostruosi rimorsi, quindi chiama la sua mamma e il suo papà. Qui, avvolta nel loro premuroso abbraccio, la protagonista riesce a raccontare la verità, scoprendo come questa la faccia sentire subito meglio.

Un racconto che descrive ai piccoli lettori il peso interiore che si può sperimentare nel dire le bugie. La scrittura di Isabella Paglia è, come sempre, vicina e attenta a cogliere le emozioni più profonde dei bambini. Lo sviluppo narrativo è amplificato dalle illustrazioni Paolo Proietti, un’artista che trae ispirazione dalle opere del grande Hayao Miyazaki. In ogni tavola, la scena si sviluppa sulla doppia facciata. Sulla sinistra troviamo la protagonista nel mondo reale, coinvolta nel dialogo con l’adulto. Sulla destra invece entriamo dritti dritti nel paese delle sue bugie. I disegni sono talmente intensi e realistici che si finisce quasi col credere che Nina stesse realmente dicendo la verità.

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Della stessa autrice sul blog trovate le recensione dei libri:
"Quando arriva la mia mamma" (Ill. Chiara Gobbo, Arka 2016), dedicato al distacco mamma-bambino e al senso del tempo percepito dai piccoli.
"Cuccioli & cuccioli", (Ill. Anna Laura Cantone, Arka 2016) un breve e divertente manuale delle buone maniere.

Il libro è pubblicato anche in KOREA, TAIWAN, CHINA.