Al di là del cortile c’era la casa del nonno; un luogo davvero speciale per il piccolo Syd. Tra quelle mura, le passioni, gli oggetti e le cianfrusaglie del bizzarro signore con la barba bianca, erano sinceramente capaci di calamitare la curiosità del bambino. Un giorno il nonno portò il nipote con sé in soffitta: un posto colmo di scatole e cose strane e che nascondeva dietro un lenzuolo, un’incredibile porta segreta. I due entrarono e si ritrovarono magicamente in mare aperto, a bordo di una mastodontica nave. Poi raggiunsero una sperduta e selvaggia isola. Il nonno sembrava diverso dal solito e non aveva più bisogno di accompagnarsi con il bastone. Nonno e nipote trascorsero insieme lunghe e avventurose giornate in quel luogo “paradisiaco”.

L’isola era davvero fantastica! Presto però arrivò il momento di ritornare a casa. Proprio in quella circostanza, il nonno confidò la sua intenzione di fermarsi lì per sempre. Il bambino comprese senza aver bisogno di ricevere spiegazioni. Un forte abbraccio poi i due si salutarono. Il viaggio di ritorno fu decisamente più lungo e triste. Syd fece visita alla casa del nonno: tutto appariva così cristallizzato e malinconico. Ma a un certo punto…

«Nessuno può fare per i bambini quello che fanno i nonni: essi spargono polvere di stelle sulla vita dei più piccoli».

Alex Haley

La poesia dello scrittore Alex Haley, dedicata al rapporto nonno-nipote, racchiude il senso profondo di questa splendida storia scritta e illustrata dal pluripremiato Benji Davies. In questo racconto, finalmente edito in italiano (EDT-Giralangolo), l’autore propone un originale espediente per narrare la perdita del nonno ai bambini: l’amato capostipite anziché morire naviga verso un’isola che – in tutta sincerità – è un vero e proprio paradiso di gran lunga più accattivante del Settimo Cielo.

Eppure “la morte” non è mai né menzionata tra le righe narrate, né raffigurata all’interno delle colorate e vivaci illustrazioni. Dunque “L’isola” diventa metafora della vita dopo la morte soltanto quando il bambino (lettore) è pronto a cogliere questo messaggio. Contrariamente, Syd (il bambino protagonista) compie un viaggio magico con il suo amato nonno in una splendida terra circondata dal mare e dalla natura. Il nonno è semplicemente felice di rimanere a vivere in quel paradiso e, per questo, porta con sé gli oggetti e i ricordi ai quali è maggiormente legato. I lettori un po’ più grandi intuiranno invece il messaggio sottinteso, quello relativo all’aldilà, affrontato dall’autore con grande sensibilità e piacevolezza.

Nonno e nipote trascorrono quegli ultimi giorni insieme, spensierati e liberi da ogni condizionamento: esplorano la natura, si dedicano alle loro passioni, giocano e si prendono cura l’uno dell’altro. Nell’isola tutto è più leggero. La vecchiaia non ha più bisogno del suo bastone. I personaggi illustrati da Davies, nonostante i visi stilizzati, trasmettono al lettore le tante componenti non verbali che intervengono nella relazione: i tempi, le pause, gli sguardi, l’empatia e il piacere di stare insieme.

Il solitario viaggio di ritorno di Syd può anch’esso diventare metaforico. In effetti, il mare in tempesta altro non è che il frastuono emotivo provato durante il periodo del lutto. Mentre il ritorno alla casa del nonno diventa il periodo malinconico dove tutto sembra essersi fermato al “prima” del tragico evento. Infine, quando la vita di tutti i giorni riprende, la persona cara venuta a mancare continua a vivere attraverso il ricordo, qui simbolicamente rappresentato dalla cartolina che Syd si ritrova fra le mani alla fine del libro.

Un racconto, dunque, che sostiene il dialogo tra adulto e bambino su un tema complesso e delicato come quelle della morte di un caro. Eppure non aspettatevi un libro triste: le tavole di Davies sono così piene di luce, dettagli e richiami che fanno sottintendere piuttosto ad un viaggio di piacere!

Libri di Benji Davies