Vi è mai capitato di sentire, in alcuni momenti ti della vita, di non trovarvi nel posto a voi destinato? Prima o poi, a chi più/a chi meno, arrivano le domande esistenziali. Probabilmente i bambini che hanno origini diverse rispetto al paese in cui vivono si trovano a compiere, durante la crescita, un lavoro interiore ancora più profondo per realizzare la propria identità. Non credo che l’identità debba per forza corrispondere con il luogo (e le persone) con cui si hanno più aspetti in comune. Piuttosto è dove ci si sente di poter esprimere al meglio il proprio essere più autentico. Quindi è… Ciò che non ci fa sentire un pesce fuor d’acqua. Anzi, nel caso della storia che stiamo leggendo oggi, sarebbe più corretto dire… Ciò che non ci fa sentire una “stella finita in acqua”.
Si narra infatti che, molti anni fa, ci fu una spettacolare unione tra mare e cielo. I loro elementi e i loro aspetti cromatici si abbracciarono fino a diventare un tutt’uno e le stelle caddero nell’acqua come scie luminose. Rimasta a vagare nel profondo mare c’era una bizzarra creatura. Una forma luminosa e dall’aspetto triste. Si chiamava GuGu, proprio come un suono immediato che può dire un bambino. Oltre a quel soprannome GuGu non sapeva nient’altro di sé. Quindi si poneva domande e investigava tra le creature marine. Meduse, granchi, sirene e balene… Tutti volevano un gran bene a GuGu ma nessuno riusciva a dar pace alle sue domande esistenziali.


Durante una forte tempesta, Gugu rimase sola e spaventata. Poi, proprio in quel momento critico, la dolce protagonista trovò la forza e il coraggio per spiccare un salto e sfidare il suo destino. La risalita verso la rinascita non è un’impresa semplice. GuGu ci riesce, dopo tanti tentativi. Si ritrova sopra una morbida nuvola, ora felice, tra le altre stelle e la saggia Luna. Il racconto di GuGu è scritto da Carlotta De Melas, autrice di Sanremo che oggi si occupa di letteratura per l’infanzia, della sua bambina Amélie ed è insegnante alla suola primaria. Da bambina ha vissuto nel sud est asiatico a bordo della barca “Buon tempo”. Propone attività e laboratori che vi invito a seguire sul suo profilo Instagram “Continuiamo a immaginare” (anche sulla storia di GuGu).

Le splendide illustrazioni “maresche” (come direbbe mio figlio Claudio) sono della torinese Roberta Michetti che, oltre ad illustrare mondi incantati, ha trovato la sua strada all’insegna della libertà in giro per l’Italia nei mercatini e mostre itineranti.