Alcuni libri sono considerati immancabili alleati per sostenere alcuni particolari momenti dell’esperienza dei fanciulli. Ad esempio, non c’è (quasi) più ambientamento al nido in cui non sia presente la lettura del racconto dei tre gufi fratellini, in forte apprensione per il temporaneo (ma loro non lo sanno) allontanamento della mamma dal nido.

“I tre piccoli gufi”, Martin Waddell, Patrick Benson, Mondadori 2018

Un libro d’autore che è stato pubblicato per la prima volta nel 1992 ed è presto diventato un classico tra i racconti per i piccoli.
Il tema centrale, l’esperienza del distacco dalla figura familiare, è intrapreso dallo scrittore di Bristol attraverso i tre cuccioli di civetta che hanno nomi più vicini a quelli dei loro piccoli lettori che dei loro simili.

Quella notte in cui si accorgono che la mamma non è lì con loro, i gufi si preoccupano e, guardandosi intorno, iniziano un fraterno e tenero dialogo. Assumono un comportamento che riflette in pieno quello caratteristico dei bambini alle prese con la stessa emozione.
I tre fratellini hanno età diverse. Mentre i maggiori formulano ipotesi sull’assenza della mamma, il minore si esprime con la semplicità e l’intensità tipica di un bambino del primo triennio di vita.

tre piccoli gufi
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“Voglio la mia mamma!” disse Tobia

Insieme al testo, i punti di forza dell’albo sono sicuramente le naturalistiche illustrazioni di Patrick Benson, capaci di trasmettere l’angoscia da separazione attraverso le mosse dei tre cuccioli.
Patrick Benson è un autore pluripremiato che dal mondo della moda è approdato con successo ai libri per l’infanzia, ricevendo consensi per i suoi splendidi lavori. Oltre ad aver illustrato “Owl Babies” (presentato qui) ha all’attivo noti racconti come “The Minpins” di Roald Dahl.

“Non dormi, piccolo orso?”, Martin Waddell, Barbara Firth, Nord-Sud 2015

C’erano una volta due orsi. È l’inizio del secondo albo illustrato che presento in quest’articolo, anch’esso scritto da Martin Waddell e illustrato da Barbara Firth (1928-2013). Titolo originale “Can’t You Sleep, Little Bear?”

orso non dorme
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Un dolce libro sull’addormentamento dei fanciulli, che racconta il gesto paziente e accogliente dell’adulto verso il suo piccolo. Anche in questo racconto l’autore riesce a raccogliere e descrivere alcune sfumature dell’infanzia. Ne coglie la tenerezza senza mai negare la fatica e le emozioni dei grandi e dei piccoli, coinvolti nella relazione educativa.

Dopo aver giocato tutto il giorno all’aria aperta, Grande Orso prepara Piccolo Orso per la nanna. Una volta a letto questo non riesce proprio ad addormentarsi!

“Non dormi Piccolo Orso?”

Gli chiede il Grande dopo ogni gesto fatto per accogliere le richieste del Piccolo. Il buio gli fa così tanta paura da non riuscire ad abbandonarsi al sonno.
Dopo diversi tentativi, Grande Orso esce dalla grotta/abitazione con il piccolo. Nella notte, la visione della luminosa luna davanti a loro riesce finalmente a far prendere sonno al piccolino.