Una cofanetto verde, la fretta di aprirlo. All’interno c’è una mappa ben piegata e due mazzi di carte girati sul dorso. Sul blog avevo già raccontato di LeMilleunaMappa, collana della EDT – dal nome tuttoattaccato – vincitrice del Premio Andersen 2012 come miglior progetto editoriale (cercate “La segretissima mappa dei Mostri”). Si tratta dell’originale idea di Luisella Arzani, editor di Giralangolo, concretizzata grazie alla collaborazione – e la vivace immaginazione – degli autori e illustratori che hanno realizzato le singole Mappe.

Il progetto libera il libro illustrato dalle pagine, conferendogli la struttura di una mappa. Emerge, per ogni argomento trattato (fiabe, favole, racconti mitici, eventi storici, …) la struttura geografica legata al narrazione: i luoghi, i percorsi dei protagonisti, le radici, le provenienze e così via… La lettura quindi non è lineare. Si procede in avanti, si torna indietro, si effettuano soste, ci si perde, si ritrova la strada e se ne creano di nuove. Le mappe hanno un formato generoso (66×98 cm), sono stampate su carta ingualcibile e antistrappo. Si spiegano sotto i piedi e lo sguardo dei piccoli lettori.
Riporto la menzione alla vincita del premio Andersen: “le MilleunaMappa è un progetto vincente per aver dato vita a una collana fortemente originale sul piano della realizzazione grafica e in felice equilibrio fra narrazione e divulgazione, presentazione di celebri fiabe o testi classici e percorsi storico-geografici. Per una proposta cresciuta nel tempo per rigore e qualità, interesse e piacevolezza”.
Tra le molte storie che hanno assunto il formato “cartina geografica”, ce n’è una nuova e degna di nota per il messaggio rivolto alla parità di genere. In questa mappa diventiamo osservatori esterni di una città gremita di case, strade e persone indaffarate.





Cosa stanno facendo i cittadini di questa sorridente città? A ben guardare ciascuno ha il suo mestiere. C’è il musicista, il fioraio, la taxista, la vigilessa e molti altri.
Le carte allegate propongono un semplice gioco di associazione al piccolo esploratore della città. Ciascuna carta del primo mazzo ha un personaggio (al maschile o al femminile) che “indossa” un mestiere. Nelle carte del secondo mazzo è invece riportato un elemento che caratterizza il mestiere pescato nel primo mazzo.
È un viaggio che descrive la parità di genere attraverso la rappresentazione delle professioni e i nomi delle vie. Questi ultimi sono dedicati alle donne e, in particolare, ad alcune di queste che hanno lasciato un segno nella storia. Non resta quindi che voltare la mappa per scoprire le biografie di queste grandi signore.