Lindo Porcello è un simpatico maialino rosa che ha appena fatto il bagnetto. Quanto tempo sarà in grado di rimanere così pulito e profumato? Di certo non a lungo!
Dopo aver mangiato una golosa fetta di torta la sua faccia è già ricoperta di cioccolato. Inoltre ha una vera predilezione per le attività più sporchevoli che ci siano: la pittura, il castello di sabbia, le corse in bicicletta sui terreni fangosi… In men che non si dica è di nuovo tutto sporco e inzaccherato. Ma poco importa! Può fare un altro bagno, spruzzarsi ancora un po’ di profumo ed essere nuovamente pronto per giocare e soprattutto per imbrattarsi ancora!

Nel mare blu, Balena Serena è triste e sconsolata. Ha perso perfino l’appetito.
Quando scorge nelle vicinanze un piccolo pesciolino, le cose iniziano a cambiare. Questo comincia a giocare intorno a lei: fa le capriole, fa le facce strane, le fa il solletico. Le prova tutte finché, alla fine, Serena non resiste più e cede ad una grossa e sana risata. Adesso la balena non è più infelice, su di lei è tornato il sereno! Così, sopra al suo spruzzo, compare un coloratissimo e meraviglioso arcobaleno.

Lindo Porcello e Balena Serena sono due dei sei racconti scritti e illustrati dal pluripremiato autore per l’infanzia Éric Battut*. Una raccolta di cartonati (pubblicata in doppio formato) dedicata ai piccolissimi e alle prime esperienze di lettura. I Bohemini (Bohem Press Italia) sono sei brevi storielle raccontante attraverso un linguaggio semplice, giocoso e accattivante. Proprio a misura di piccolo lettore.



La storia di Lindo Porcello. Il racconto ripercorre l’esperienza dei bambini piccoli e la piacevolezza offerta dai giochi “sporchevoli”, quelli cioè che prevedono la manipolazione di materiali plasmabili – come sabbia, acqua, colori, creta, pasta di pane, ecc… – e che rappresentano attività importanti per accompagnare le fasi della crescita.
Il diritto al gioco, allo sporcarsi, all’espressività del bambino è sostenuto dal fatto di poter poi, in un secondo momento – quando l’attività è stata pienamente vissuta – ritrovare il benessere e il conforto dati dalla pulizia, dal bagnetto e dai vestiti nuovi.
Attraverso Lindo Porcello i piccoli lettori ritrovano le proprie esperienze e sensazioni quotidiane. La giornata di questo maialino, dallo sguardo ammiccante e dall’appellativo antitetico (Lindo, un nome davvero azzeccato per un porcello!), allontana l’ossessione della pulizia e la paura di sporcarsi dal gioco dei bambini.
La storia della Balena Serena. Un altro racconto capace di avvicinare il bambino al gusto e al piacere della lettura, vissuta attraverso la voce dell’adulto in un clima complice e avvolgente. La protagonista di questo libretto dallo sfondo blu, sperimenta quel particolare sentimento capace di fare perdere qualsiasi entusiasmo. Solo l’incontro con un nuovo amico che si prenderà cura di lei e del suo malessere interiore, le farà tornare il buon umore. Anche in questo caso Éric Battut gioca con il nome del personaggio, facendo tornare il “sereno” su “Serena”.
I Bohemini sono narrati anche attraverso suoni e onomatopee. Questi aggiungono, alla lettura e all’ascolto, l’esperienza sensoriale e rafforzano la relazione tra adulto e bambino. Una lettura espressiva e dialogata arricchita dalla ripetizione di suoni e gesti come: fare solletico, fare le boccacce, ridere a crepapelle, lavarsi e profumarsi, mangiare e masticare, ecc…



I personaggi di Battut facilitano l’identificazione e la creazione di un legame emotivo profondo fra il bambino che ascolta la lettura e l’adulto che legge con lui. Di Éric Battut amiamo la rappresentazione essenziale ed espressiva del mondo, l’uso di tinte piatte su basi calde (si dice che abbia una predilezione per il rosso), la scelta di soggetti vicini al mondo dei bambini, di paesaggi naturalistici e minimalisti, l’attenzione ai contenuti originali e ai messaggi educativi (Vi ricordate di “Oh, che uovo!”).
* Oltre 200 pubblicazioni e diversi premi ricevuti, tra i quali ricordiamo: 1997 - premio "Figures Futures", Salon du livre Jeunesse di Montreuil; 2000 - premio "Octogones" del CIELJ (Unesco) e "Gayant Lecture" per l'opera "La chèvre de monsieur Seguin", presentata inoltre al salone del libro di Bologna; 2001 - "Grand Prix" della Biennale di Bratislava (Slovacchia) per gli albi illustrati "Au fil des mois" (Ed. Didier Jeunesse) e "La Barbe bleue" (Ed. Biboquet); 2001 - premio "Mille Pages" per l'albo "Rouge Matou"; 2005 - premio "Pitchou" del Festival del libro di Saint-Paul-Trois-Chateaux (Francia) con il racconto "Le secret". (Fonte: Imagier Vagabond). Nel 2010 proprio con "Lindo Porcello" (Bohem Press) ottiene il Primo Premio Nazionale Nati per Leggere, sezione "Libri in Cantiere".