É una voce narrante, forse divina, ad informare il bambino e la bambina della spedizione giunta loro.
Il dono, nuovo di zecca, è ancora impacchettato. Trattasi di un prodotto unico nel suo genere, oltre che opera artigianale.
“Congratulazioni! Hai appena ricevuto un pisellino o una patatina…”
Michaël Escoffier è autore di diversi racconti che hanno ottenuto grande apprezzamento da parte dei piccoli lettori. La collaborazione con l’illustratore Matthieu Maudet ha dato vita ad alcuni cartonati, quelli con il “Buongiorno” nel titolo (Buongiorno pompiere, Buongiorno postino, Buongiorno dottore, Buongiorno Babbo Natale), diventati irrinunciabili presenze tra le prime letture (Babalibri). Una scrittura semplice ed esilarante, la sua, capace di coinvolgere i piccoli e, al contempo, di accennare ad alcune tematiche più profonde.

“PISELLINO, PATATINA: Istruzioni per l’uso” è un albo che si dedica a introdurre un primo approccio alla sessualità, focalizzato sul tema dell’intimità, del rispetto di sé e del proprio corpo. La strategia narrativa è quella di presentare il racconto come un dialogante manuale d’uso, accessibile e facile da comprendere. Le illustrazioni di Séverine Duchesne giocano intorno agli argomenti di questa misteriosa zona del corpo, arricchendo il contenuto di allusioni e divertenti interpretazioni. È un libro diretto, che sostiene la curiosità verso il proprio corpo. Un albo che offre l’occasione ai bambini di porre domande ai grandi.
Potremmo ironicamente intenderlo un “corso base” per i più piccoli, nel quale le parti intime sono considerate nella scoperta anatomica e conoscenza del sé.
In questo libro infatti non si risponde alla questione relativa al perché nascono i bambini ma piuttosto a domande sul cos’é, a cosa serve e come prendersene cura. Soltanto nel finale è menzionato un primo accenno ai cambiamenti della pubertà. A questo punto il piccolo lettore viene avvisato dall’autore:
“I tuoi genitori avranno premura di consegnarti, quando verrà il momento, le istruzioni d’uso delle funzioni avanzate.”

La franchezza con cui tratta un tema tanto intimo è stata probabilmente il motivo dei pareri sfavorevoli dati da chi si è dichiarato contrario ad affrontare questo tipo di argomenti con i bambini piccoli.
Ma non è forse più dannoso insinuare dei tabù su qualcosa che altro non è se non parte di noi? Sono certa che i bambini abituati alla naturalezza e al dialogo autentico mostreranno una normale curiosità verso la lettura di un racconto di questo tipo, ovvero che vuole semplicemente accompagnarli in un percorso rivolto a conoscere e a conoscersi meglio.
Proprio a questo riguardo, l’albo viene citato nel saggio “Psychopathologie de l’enfant”, di Marie Dessons (psicanalista e psicologa clinica), nel punto in cui spiega l’importanza del dialogo aperto:
Ora, anche se i bambini non si accontentano delle spiegazioni date dagli adulti, non bisogna che questi rinuncino a fornirle. Freud si oppone al fatto di nascondere la sessualità ai bambini. Secondo lui la segretezza esercitata dai genitori a questo proposito, per prudenza e cattiva coscienza, aumenta il bisogno di saperne di più, che può prendere una forma dolorosa oltre a minare la loro fiducia nei genitori. Il desiderio di conoscere è più che mai insito, e può essere considerato anche dai percorsi educativi. Freud punta sul ruolo dell’educazione primaria per informare i bambini sugli argomenti relativi alla sessualità e alla procreazione. Possiamo sottolineare l’obiettivo dei libri per l’infanzia che farebbero da supporto agli insegnamenti pedagogici, come per esempio Zizi, Zézette: mode d’emploi (Duchesne, Escoffier, 2012), o Tous à poil (Franek, Daniau, 2011).
Quindi, queste letture non possono che essere benvenute. Che poi, in confidenza, io mi diverto molto ad ascoltare le congetture dei bambini.
L’intervista (LIBERweb - Salone del Libro di Torino) di Rita Valentino Merletti a Michaël Escoffier e Matthieu Maudet, in occasione della loro vincita alla IV edizione del premio Nati Per Leggere con Buongiorno Postino (Babalibri, 2012).