Un nuovo racconto, appena pubblicato nella collana le voci di Kite Editore. Te ne parlo in questo articolo in cui ho cercato di mettere insieme le “parole” più adatte, la grande fatica di chi desidera comunicare le cose per bene. In effetti, non si può prendere una manciata di lettere dal mucchio come si farebbe con i numeri del lotto. C’è bisogno di pensarle, le parole, di osservarle, di misurarle e, parafrasando Alda Merini, di scegliere anche quelle da non dire. Leggi fino in fondo! Troverai una seconda recensione.

Le voci

La linea editoriale di Kite è caratterizzata da una grande cura nella scelta della parole, ci hai fatto caso? E le parole ben scelte hanno sempre un impatto, pure quando sono poche, una manciatina come quelle sistemate sulla quarta di copertina delle edizioni illustrate che, oltre a essere diventate appuntamento fisso con il lettore, rappresentano una sorta di punto e a capo: puoi scegliere di fermarti o di ricominciare dall’inizio.

Tendenzialmente poche sono anche le parole dei racconti illustrati della collana le voci, destinati ai lettori più grandi (+ 15) ma espresse attraverso quei canali tradizionalmente presenti nella letteratura per l’infanzia.

Guridi

Senza altri preamboli, gli albi di cui voglio parlarti in questo articolo sono scritti e illustrati da Raùl Nieto Guridi, affermato autore spagnolo (è nato a Siviglia nel 1970) e designer specializzato in ambito editoriale. Guridi è sostenitore del grande potere che hanno le immagini e di come la letteratura possa influenzare il corso di alcune vite. L’arte, afferma, è uno strumento di trasformazione sociale. In effetti, nelle sue opere non mancano messaggi di critica e di riflessione sul presente.

Si è occupato anche di campagne grafiche per il teatro, la danza e le marionette. Ha scritto libri che sono stati tradotti in più di 12 lingue e premiati nelle fiere di settore. I suoi racconti illustrati entusiasmano i lettori di ogni età. Sul web leggo anche che ama collezionare piccole cose “inutili”. Pietre, ad esempio. Questo dice molto su quanto gli artisti riescano a conservare più di altri l’animo dell’infanzia.

“La creazione di un’immagine narrativa si può quasi sempre provocare.”

Guridi (Fonte: Domestika)

Parole

Quante volte hai desiderato poter tornare indietro nel tempo per recuperare, modificare o eliminare del tutto quelle parole che non avresti voluto dire così come le hai pronunciate? Oppure avresti voluto fare un salto nel passato per aggiugnerne altre. Forse quelle non bastavano? Potresti aver pensato.

Parole di Guridi è un albo che colpisce per la grafica conturbante, l’editore ne sottolinea i richiami all’arte di Bruno Munari e alla poesia di Jacques Prévert. Un vero libro d’arte in cui sono narrati i ripensamenti che ognuno di noi ha vissuto in merito a parole dette e no. Le parole diventano un flusso dinamico, parte fondamentale dell’esistenza umana, del rapporto con l’altro e con noi stessi.

Il racconto, ultimo nato per le voci, è di grande impatto. Le grandi immagini stilizzate rappresentano volti umani e hanno frasi che a questi danzano intorno, come a condurre il lettore in uno scorrere comunicativo che unisce tutto il percorso in un unico messaggio. Se letto durante particolari momenti della vita, a mio avviso, questo racconto diventa intensamente commovente. Le parole sono poche ma capaci di dire tanto. Le parole diventano un dono prezioso da conservare con cura.

Che cos’è la vita

Anche tu hai trovato Parole un racconto toccante? Magari ti sei commosso o commossa poiché così vicino ai tuoi vissuti. Beh, non è ancora finita. Nel 2018, Kite Editore ha pubblicato un precedente racconto di Raùl Guridi che nasce da una delle domande cardine del pensiero filosofico.

In Che cos’è la vita l’autore prende spunto dalla metafora del viaggio, o del percorso, per rappresentare l’esistenza umana come se fosse una strada costellata di situazioni che diventano eventi, diramazioni, curve, incroci, incontri e linee rette. L’impatto estetico è decisamente piacevole, rincuorante. Il messaggio è chiaro, probabilmente già presente nelle nostre menti e per questo ci si sente come rassicurati dalla narrazione essenziale ed efficace, capace di rendere un’idea del punto in cui stiamo percorrendo anche il nostro cammino.

L’albo è stato premiato con una menzione speciale alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna 2018 e a me non resta che suggerirti, anche per questo titolo, di soffermarti sulla frase di chiusura aggiunta sulla quarta di copertina e di augurarti di camminare su una strada lunga e meravigliosa.