Esistono libri che divertono, altri che informano, e quelli che descrivono. Ce ne sono altri ancora che semplicemente emozionano (di sorpresa come temporali). Tra questi, menziono un albo da poco edito da Edizioni Corsare, scritto da Guia Risari, autrice già presente sul blog in tutta la sua versatilità nel muoversi tra i generi letterari. In questo suo ultimo lavoro utilizza il linguaggio poetico per raccontare la forza dirompente del bacio.
Il bacio diventa plurale nel titolo dell’albo perché tanti sono (e sono stati) i modi in cui si manifesta. Dunque si parla di baci e delle molteplici situazioni, amorose e non, che conducono, appunto, al bacio. C’è un’ispirazione complessa all’origine della poesia di Guia Risari. Attraverso un componimento di versi costruito dal parallelismo delle similitudini, l’autrice interpreta il senso universale di una tra le più comuni dimostrazioni di affetto.
La spinta che conduce al bacio è qualcosa di universale e anche quei magnifici momenti di sospensione che regala il bacio. Se ci pensate, durante il bacio il tempo non conta più, ma non conta più neanche lo spazio. E non è un caso che molti amanti, ma anche affezionati, durante il bacio chiudano gli occhi proprio per vivere un momento eterno.
Guia Risari, intervista per Radio RTL 102.5
Nel senso filosofico, il bacio non è soltanto un gesto romantico. Segue, invece, le medesime leggi di attrazione e repulsione esistenti in natura, quelle cioè che guidano il contatto o l’allontanamento sia tra le creature viventi, sia non viventi. Una questione di chimica, insomma. Come approccio alla vita, il bacio è anche un modo diverso di guardare le cose.
I versi poetici dedicati ai baci sono accompagnati da sedici dipinti, opera dell’illustratore romano Andrea Calisi che eredita, dall’infanzia trascorsa in Africa, i colori della sua arte. Nel leggere l’albo nel suo insieme, composto dalle singole strofe e dall’immagine correlata, si fa davvero fatica a comprendere quale delle due abbia ispirato l’altra (poesia o immagine?). A una mia domanda, l’autrice conferma che è nata prima la poesia e che, in un secondo momento, sono arrivate le tavole. Qui la bravura di Andrea Calisi nel rendere concrete le suggestioni sul bacio attraverso immagini che hanno un forte impatto emozionale.



Concretizzando la poesia, l’espressione artistica di Calisi irrompe nei vissuti del lettore, riportando alla sua mente alcuni momenti che, seppur comuni, rimangono unici e irripetibili. Attimi in cui succede davvero che il tempo e lo spazio si mettono a funzionare secondo regole insolite. Proprio la somma di tutte queste situazioni, così diverse tra loro, rende il significato di universalità del bacio.
Le illustrazioni, inoltre, non si limitano a ripercorrere il testo poetico. Suggeriscono richiami e ispirazioni tratte dalla storia dell’arte. Nella seconda tavola, ad esempio, quella che accompagna il verso “Ci sono baci inaspettati / come arcobaleni. / Altri puntuali / come i passi del tempo”, è vivido il richiamo al dipinto di Vincent Van Gogh “Les premiers pas” (1890, esposto al Metropolitan Museum of Art, New York). Opera alla quale sono particolarmente legata perché, pensate, in origine l’avevo utilizzata come sfondo del blog. Il soggetto di Calisi sembra essere il momento che precede la scena dipinta da Van Gogh.


Più esplicito è il riferimento artistico della decima tavola dell’albo, in cui è riprodotta l’opera del pittore italiano Francesco Hayez, “Il bacio” (1859, conservato alla Pinacoteca di Brera, titolo completo del dipinto “Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV“). Nell’illustrazione di Calisi, il quadro, che è considerato il manifesto dell’arte romantica italiana, si trova a sua volta esposto al museo. Una giovane ragazza sosta davanti al bacio dei due amanti medievali, ma ha lo sguardo fisso sullo schermo del telefonino. Da questo, probabilmente, le stanno arrivando baci virtuali. Si legge poi il verso che accompagna l’immagine e che racconta i baci di ieri e di oggi: “Baci che indovinano il domani / e baci che ricordano il passato“.

Dopo aver letto l’albo ho fatto questo esercizio. Ho preso un quaderno, una penna e ho ricopiato i versi di Guia Risari per poterli rileggere fuori dall’influenza delle immagini. Il ritmo poetico prende un sapore diverso. L’autrice suggerisce, con gli “a capo” e gli spazi tra i paragrafi, i tempi di lettura. La descrizione di ogni singolo momento dedicato al bacio risveglia diverse sensazioni che possono essere suscitate dalle cose o da particolari situazioni e azioni di cui si è fatta (o immaginata) esperienza.
Concludo qui. Lascio a voi la scoperta dei cento, mille baci possibili. Che poi un bacio non è altro che il gran finale di un meraviglioso inizio.
Approfondimenti: "Le rughe dei sogni - Mostra di Andrea Calisi", art-vibes.com "andrea calisi lefthand storia di un diario illustrato", sito ufficiale sito ufficiale Guia Risari "Intervista a Guia Risari", RTL 102.5