Durante il mese di novembre ho accolto il nuovo racconto scritto e promosso da Anna “Annina” Lorenzi. Si tratta dell’avventura di un cagnolino extraterrestre che, da quando è atterrato sulla terra, si dedica a osservare e comprendere il comportamento degli esseri umani. Un libro di narrativa per i giovani lettori, dai contenuti leggeri e scorrevoli.

“Un progetto nato con la voglia di far sorridere, ma anche riflettere. Una storia apparentemente semplice, ironica, ma mai scontata. Un libro per tutti, adatto a un pubblico di qualunque età.”

Anna “Annina” Lorenzi

Leggo il libro nel formato ebook. Le prime pagine sono occupate da una doppia prefazione, la prima è stilata da Anna “Annina”, già autrice di un romanzo e due raccolte di poesie. Nella nota introduttiva descrive la storia del cane Ignazio, la nascita dell’idea e la collaborazione con il vignettista Lele Corvi. Quest’ultimo, cogliendo il prorompente entusiasmo di Anna, ha caratterizzato il personaggio nelle strisce illustrate poste all’inizio di ogni capitolo del racconto, così come spiega lui stesso nella seconda parte dell’introduzione.

“Ignazio piace perché, pur arrivando da un altro pianeta e pur essendo un cane, è uno di noi. Ignazio è OGNUNO DI NOI.”

Lele Corvi

La narrazione è fatta in prima persona. La voce, o meglio, i pensieri del protagonista invitano il lettore a immedesimarsi nella vicenda di un cane che, da poco sulla terra, cerca di decifrare tutto ciò che lo circonda. L’autrice racconta quindi le sue congetture e lo fa un po’ come farebbero gli stessi bambini (ma anche gli adulti) se, per gioco, interpretassero i pensieri del loro animale domestico a partire dal suo comportamento. L’avventura di Ignazio riflette i rapporti di amicizia e il relazionarsi con gli altri. Durante il primo capitolo, Ignazio confida al lettore di non riuscire più a fidarsi degli esseri umani come faceva quando era ancora un cucciolo. Per lui non è più scontato riuscire a mettersi a pancia in su per ricevere un grattino.

Crescendo, Ignazio ha infatti imparato a fidarsi poco degli altri ed è, a suo avviso, diventato difficile anche sentirsi parte di un gruppo e trovare dei veri amici. Nonostante questo, e dopo una serie di disavventure, c’è stato qualcuno con cui Ignazio è riuscito a legare e vivere un’amicizia profonda. Quindi, racconta di un tizio simpatico, nonostante la sua molesta caratteristica, ossia, i piedi puzzolenti. Un dettaglio che diventa poco rilevante perché, insieme, i due si divertono parecchio. Descrive, così, gli alti e i bassi dell’essere amici.

La prima riflessione sull’amicizia riguarda il tema dell’accettazione dell’altro. Dopodiché, il cane extraterrestre prosegue affrontando quello della diversità e, quindi, il legame con uno dei migliori compagni di merenda mai avuti. L’orso BuBi è un bizzarro personaggio appassionato di auto, di moto e di… birra (che ama più del miele). Dopodiché Ignazio racconta come si possa essere amici anche con coloro che non si vedono spesso, a lui succede con la ragazza dagli occhi azzurro intenso. Il cane riflette anche su quelle amicizie che finiscono da sole, a causa dello scorrere del tempo.

Il cane spaziale passa poi a elencare in rassegna le sue paure. A partire da quella del dottore, poi quella per i temporali, quella per i cavalli (troppo giganteschi per lui), quella verso la spaventosa Strega Gilda, fino alla paura per i gatti. Quest’ultima non è proprio una paura ma piuttosto una giustificata antipatia.

I capitoli sono brevi, in ciascuno di questi Ignazio racconta ai lettori un particolare episodio della sua vita, descrivendo le sue passioni, i suoi disappunti, le riflessioni e la necessità di trarne un insegnamento. Come gli altri libri dell’autrice, anche la storia di Ignazio è disponibile sia nell’edizione italiana, sia inglese (la traduzione è curata da Starleen K. Meyer). Buona lettura!

Approfondimenti:

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