Halloween è appena terminato, tiriamo un sospiro di dolciumi e ci prepariamo per… Indovina cosa? Esatto, Natale! Ad oggi mancano cinquantacinque giorni, tuttavia, arriveremo come sempre all’ultimo minuto a organizzare ogni cosa per la festa: decorazioni, regali, dolcetti di pan di zenzero e, soprattutto, scegliere un racconto per immergersi ancora di più nella magica atmosfera natalizia.
Presente! Sono pronta ad accogliere gli albi illustrati che accompagnano i bambini durante questa festività che, se vissuta nella sua essenza, diventa un’ottima occasione per rallentare e per ritrovare quei valori appartenti al lato più autentico del nostro esistere, quello di cui ci dimentichiamo nel tran tran quotidiano.

Proprio tra le novità editoriali debutta, per Arka, un fiocco a dir poco… fantastico, raccontato dall’amatissima Isabella Paglia e illustrato dall’architetto progettista Alice Zuccheri, questo è il suo albo d’esordio! Il setting narrativo è del tutto natalizio: la città è ricoperta di neve e brulica di persone incappottate e pacchi regalo.
C’è una lunga fila davanti all’ufficio degli oggetti smarriti e, tra la gente frettolosa di ritrovare ciò che ha perso, s’infila anche una bambina di nome Ella. In quel luogo gremito di adulti nessuno fa caso alla sua presenza o al fatto che potrebbe avere la medesima urgenza degli altri di arrivare allo sportello. I grandi non la prendono affatto sul serio, le passano davanti e a nulla servono le sue proteste.
A un certo punto del racconto ha inizio una carrellata di caricature esilaranti. La scrittura di Isabella Paglia esplode nella sua capacità di essere fluida, accattivante e sempre a misura di bambino. C’è una certa signora Genoveffa che ha perso le chiavi di casa e l’automobile, poi si presenta il signore Ersilio che ha smarrito la dentiera (e “leggete” come parla!), segue una signora mastodontica che non trova più la torta appena preparata per un concorso e il signor Lisca che non sa dove sia finito il salmone da poco pescato. Poi, quando l’ennesima signora le passa davanti ignorando la sua presenza, Ella non ha più un briciolo di pazienza, così alza la voce per farsi notare.


Alla domanda di routine della signora Iva, l’impiegata che è allo sportello, la bambina risponde di aver perso Fiocco, il suo amico mostro (che di solito è invisibile). A quelle parole nessun adulto la prende sul serio eppure Ella rimane determinata a descrivere le caratteristiche del suo amico smarrito e, per farlo, si prende tutto lo spazio necessario.
Quando la storia è quasi giunta a termine, le autrici catturano i sorrisi dei piccoli lettori con un sorprendente finale a effetto wow.
Ti consiglio questa lettura, leggera, scorrevole e con il nobile messaggio in difesa dei più piccoli. Un invito a comprendere le cose che hanno da dirci i bambini. Anche quando queste appaiono distanti al mondo dei grandi possono riguardarci più di quanto immaginiamo. Ascoltiamo quindi i bambini, sempre.