Halloween è alle porte e molti bambini si sono addentrati nella cupa e tetra atmosfera che caratterizza questa festa. Un’ulteriore occasione per stare insieme e divertirsi. Ci si ritrova attorno alla zucca col lumino, in giro per il quartiere per il dolcetto o scherzetto e ad ascoltare e leggere qualche storia “spaventooosa”. A proposito di queste ultime, nell’articolo vi propongo tre nuovi racconti, appena letti, dell’editore Terre di mezzo. Iniziamo…
Riecco Halloween!
Ed eccoci alla settimana che precede Halloween. Oggi ho procurato ben due zucche da intagliare, quest’anno senza rincorrere l’ultimo giorno! Sto decisamente migliorando. Attendendo la terrificante notte (uuuuhhh), proseguo nella rassegna di racconti che aumentano l’incanto della mostruosa festa. Questa volta vi presento tre libri illustrati dedicati al brivido, pubblicati dalla casa editrice Terre di Mezzo.
Il primo racconto narra di uno spaventoso scheletro del Lunapark
“Tibia e Biagio. L’amicizia e servita!” è il racconto FINALISTA PRIX SORCIÈRES 2021 scritto da Ludovic Lecomte e illustrato da Irène Bonacina (Terre di mezzo Editore 2021). La traduzione italiana del titolo originale “Oscar et Carrosse” (L’école des loisirs 2020) è curata da curata da Eleonora Armaroli. La lettura è consigliata a partire dai 5 anni.
Tibia, il protagonista, è uno scheletro che lavora al Luna Park, in pratica è uno “spaventatore” professionista. Avete presente la giostra del treno fantasma che viaggia in un tunnel in cui, dal nulla, spuntano le creature più terrificanti? Ecco, lui è proprio una di queste. Questo succede alla sera ma, quando è giorno, le parti s’invertono. Tibia è terrorizzato dalla vita alla luce del sole e ha ben ragione per esserlo. Per un branco di cani che si aggira intorno al parco, lui non è altro che un goloso mucchio di ossa da sgranocchiare. Quindi, ogni mattina, Tibia sfugge al desiderio di quei cani rifugiandosi al sicuro, nella sua accogliente roulotte.
Un giorno, un innocuo e gentile cagnolino si presenta davanti alla sua porta. Siamo alla pagina 14 dell’albo illustrato. Questo punto della storia è simile a quello che appare a pagina 19 del primo libro della seri e che ha fatto sì che Eleonora Armaroli, la traduttrice, si appassionasse del racconto e, per questo, lo confermasse alla casa editrice italiana.
“Ecco, quando ho incontrato lo sguardo di Biagio a pagina 19 – desideroso di amare, di imparare tutto sul mondo, di trovare semplicemente un posto da poter chiamare “casa”- la mia reazione è stata esattamente quella dello scheletro Tibia: non ho potuto fare a meno di aprire le porte del mio cuore.” (E. Armaroli – Fonte: Terre di Mezzo Editore).
Tra Tibia e Biagio nasce un inaspettato legame di amicizia. Lo scheletro è anche un ottimo cuoco e dunque cucina per il suo amico a quattro zampe. Gli prepara la minestrina a forma di lettere dell’alfabeto (alzi la mano chi, da bambino, non l’ha mai mangiata). Quell’incontro diventa la loro routine e, giorno dopo giorno, aiutandosi con le lettere della pastina, Tibia insegna a leggere al tenero amico. Succede però che Biagio, un mattino, non si presenta alla sua porta. Ora che è in grado di leggere ha decifrato il cartello che Tibia tiene appeso sull’ingresso e che recita: “Vietato l’ingresso ai cani” e ci resta piuttosto male. Come potranno risolvere, i due, questa compresa incomprensione?





Un insolito campeggio con insolite bambini (e insoliti capi scout)
In libreria, dal 21 ottobre, è disponibile il secondo racconto della saga “Le bambine della palude” (“Le bambine della palude. Scompiglio a Campo Ranocchia“, traduzione di Alice Casarini) scritto e illustrato dall’autrice texana Taylor Dolan, che si dichiara una felice booknerd cresciuta ascoltando storie come “Il mago di Oz” e “Le cronache di Narnia”. La lettura è consigliata dai 6-7 anni.
La narrazione è esplosiva, ricca di salti narrativi, battute e congetture ironiche. Sembra quasi che sia stata appuntata realmente da una bambina come Lexie (abbreviazione di Alexandra), la protagonista dei due racconti costellati di creature mostruose. Il trascorso come scout dell’autrice ha sicuramente agito sul soggetto narrato. I due albi raccontano di una bambina dall’abbigliamento gotico, Lexie appunto, che viene accompagnata dall’affezionata nonna in un insolito campeggio, installato vicino a una palude. Probabilmente si sono perse perché quella colonia estiva non ha affatto l’aspetto da “Piccola valle felice per ragazzi e ragazze gioiose”. Ma il setting macabro e la presenza di capi-scout streghe, pare non suggestionare affatto la ragazzina la quale, invece, stringe presto amicizia con le altre “bambine” della palude. Queste sono Emmy LouLou, una lupetta mannara; Sweet Boo, una fantasmina; Mary Shelley, la piccola zombie.
La nonna me lo ripete di continuo: «Quando il mondo sembra un bel po’ più pazzo del normale, guardati intorno e conta i fatti. I fatti ti aiutano a restare con i piedi per terra».
(Pag. 9, Una vacanza da paura!)
Nel sequel della prima avventura, ritroviamo l’intera brigata in un episodio in cui succedono cose altrettanto avvolte dal mistero. Sta per arrivare il weekend dedicato alle visite dei parenti. Quindi, al campeggio, le bambine si preparano con ansia ad attendere i loro cari. Lexie è certa di poter riabbracciare la sua amata nonna. Poi, al posto dell’anziana signora, arriva una donna a lei sconosciuta: una suora che dichiara di essere sua madre. Ma Lexie non ha più avuto notizie della madre da quando era molto piccola e la cosa le appare molto strana. La dama ha con sé una lettera. Fortunatamente si tratta di un messaggio della nonna che Lexie, abituata a questo gioco, sa bene come decifrare. Intanto, la sussurrante voce del vento annuncia che verranno esauditi i desideri espressi dalle bambine, i peggiori che avrebbero mai potuto chiedere a Desideria.
Sono sedici capitoli da leggere tutti d’un fiato. Consiglio di intraprendere questa seconda lettura dopo aver letto il primo libro, quello in cui sono presentati i personaggi.





La storia di Nora che, per comprare una bicicletta, trova un lavoro in un negozio… terrificante
Una ragazzina di nome Nora scrive sopra un foglio la lista dei suoi problemi. Vorrebbe tanto una bicicletta ma non sa come comprarla poiché ha solo i soldi per un gelato. Proprio la gelataia le suggerisce di trovare un lavoro per racimolare la somma che le occorre. Informa la ragazza che il negozio accanto, una bizzarra bottega, sta cercando un aiutante. Nora decide di andare a vedere. La vetrina ha un aspetto alquanto tetro. Questo è solo il principio delle stranezze che incontrerà all’interno del negozio.
“Scusi, è lei il proprietario del negozio?” chiede Nora.
“Ohohoh! Ihihih!” continua lui.
Che scortesia, pensa Nora.
Non c’è da stupirsi che non ci
sia l’ombra di un cliente.
Il proprietario della bottega è il signor Bislack. Nora lo trova sdraiato sul pavimento in preda a un attacco di risate. Qualcuno deve avergli sicuramente gettato addosso della polvere solletichina. Nora fa la conoscenza di Peter, un ragazzino verde – si direbbe proprio un fantasma – anch’esso con il ruolo di aiutante della bottega. Insieme, i due vanno alla ricerca dell’antidoto alla polvere solletichina e si ritrovano immersi nelle stranezze di quella misteriosa bottega.
Il Signor Bislack prosegue:
“Però, qui a volte succedono
cose un tantino spaventose”.
“La bottega degli incubi” è un racconto di facile lettura, consigliato dai 6 anni. Gli autori sono i finlandesi Magdalena Hai e Teemu Juhani, scrittrice ed editor la prima; illustratore, fumettista e grafico, il secondo. La serie originale è Painajaispuoti (La bottega degli incubi, in finlandese). Cercasi apprendista senza paura è il primo dei tre titoli della serie pubblicato in Italia.





Approfondimenti: Eleonora Armaroli, traduttrice, racconta “Tibia e Biagio", 22 settembre 2021 La bottega degli incubi, i titoli originali della serie