Un anziano pastore, abituato ad osservare i movimenti degli astri, una sera annunciò la profezia dell‘imminente arrivo del Re del mondo. Gli altri pastori, seduti intorno al fuoco, risero dell’uomo. Era da diverso tempo che il vecchio pronunciava la stessa predizione. Tra questi, ad ascoltarlo c’era anche il nipote, un bambino che amava suonare il flauto e che credeva alle parole del nonno con la fiducia tipica dell’infanzia. Fece domande su domande alle quali l’uomo non era sicuro di saper rispondere.
Il ragazzino immaginava un maestoso Re, ricco, con il mantello, la corona, la spada e in sella ad un lucente cavallo.
Fiducioso che l’avrebbe presto visto, iniziò ad allenarsi assiduamente con la musica del suo flauto. Voleva suonare per il Re ed era certo che questo gli avrebbe dato in cambio una lauta ricompensa. Il nonno ora temeva per il nipote, non voleva deludere le sue aspettative seppure non conosceva le caratteristiche del Re. Sentiva in cuor suo che sarebbe presto arrivato ma non sapeva altro. Qualcosa di magico accadde quella notte. Una stella brillava più delle altre e gli angeli scesero dal cielo per annunciare il contemplato arrivo. La stella era ferma sopra una stalla, i pastori s’incamminarono per far visita all’atteso Salvatore.
Quando arrivarono davanti alla stalla, videro un neonato adagiato sulla culla di paglia con accanto i genitori. Il pastorello rimase deluso. Com’era possibile che il Re del mondo fosse quello?
Intanto nessuno riusciva a calmare il pianto del bambino. Allora il pastorello si avvicinò, suonò per il piccolo Re che all’improvviso gli sorrise. In quel momento il ragazzino si sentì il cuore colmo di ricchezza.

Un libro d’autore per rendere ancora più magica l’atmosfera del Natale. Lo scrittore svizzero Max Bolliger racconta indirettamente la nascita di Gesù, attraverso la leggenda di un gruppo di pastori di Betlemme. A dare realmente voce alla narrazione, sono i sentimenti del piccolo pastore, decisamente familiari a quelli dei bambini lettori. Nell’epilogo del libro, le alte aspettative del protagonista sull’arrivo del Re non sono deluse. Ciò che avviene in lui é un percorso di crescita che lo conduce a sentire la felicità nella semplicità.

Un racconto significativo per i bambini di ieri (la prima edizione è del 1985) e di oggi, protagonisti di una realtà che produce infiniti desideri. Lettura che diventa una preziosa occasione per arricchire il lessico dei bambini, mostrando parole raramente utilizzate nel linguaggio di tutti giorni (“Era questo bambino che dormiva in una greppia?”). Un libro splendido dal sapore di altri tempi, illustrato dal pittore cecoslovacco Štěpán Zavřel, l’artista che ha reso la cittadina veneta di Sarmede il “Paese delle fiabe”, fondando la Mostra Internazionale dell’Illustrazione per l’Infanzia (oggi chiamata Le Immagini della Fantasia). Un libro da sfogliare seduti accanto al presepe.