Se sei un genitore o lo stai per diventare, probabilmente stai cercando qualche guida divulgativa che ti racconti come poter svolgere questo compito al meglio. Ho selezionato tre libri (e qualcuno in più) che, a mio avviso, non dovrebbero mancare tra le letture di chi si prende cura dei piccoli. Tre titoli che sostengono l’educazione naturale, la lotta allo spreco e la relazione autentica. Te li presento, uno alla volta, in questo articolo.

Bebé a costo zero, di Giorgia Cozza

Quanto costano i figli? Viviamo in una società in cui tutto si misura con il denaro, persino gli avvenimenti dettati dalla natura e che, a ragion di logica, non dovrebbero richiedere alcun costo monetario. Dovrebbero esistere (essere) al di là del potere d’acquisto.

Eppure non è così, si spende molto, troppo e forse di più. I bisogni sembrano non avere mai fine. Ma è forse la nostra percezione di bisogno e di “ciò che serve assolutamente” a essersi, nel tempo, fuorviata?

Mi piace allora rileggere questa riflessione nel libro che Giorgia Cozza ha dedicato proprio alle esigenze di una nuova vita che arriva in famiglia, riportando l’attenzione a quel naturalismo troppo spesso dimenticato in favore di un illogico consumismo. Il saggio s’intitola “Bebé a costo zero. Guida al consumo critico per accogliere e accudire al meglio il nostro bambino” ed è edito da Il leone verde, collana Il bambino naturale (2016).

Bebé a costo zero giorgia cozza

Ciò che serve al bambino è davvero molto meno di quel che viene offerto dal marketing ed è, perdipiù, qualcosa che non è acquistabile sul mercato. Senza alcun giudizio sulle scelte genitoriali, l’autrice sottolinea anche l’aspetto, non meno importante di quello economico, legato all’impatto ambientale causato dalla produzione e dal consumo di quei beni e prodotti che, se ci fermassimo a pensare, eviteremmo quasi certamente di possedere.

Una guida scorrevole, ricca di esempi, che aiuta a comprendere ciò che è realmente utile e necessario nella gestione quotidiana dei neonati. Aiuta inoltre a conoscere le possibili alternative ai prodotti e agli ausili che le neo-mamme percepiscono troppo spesso come irrinunciabili.

Se sei un genitore o lo stai per diventare, ti consiglio di leggere questo prezioso libro e, poi, il seguito: “Bebé a costo zero crescono. Meno oggetti e più affetti per crescere felici dalla prima infanzia alle soglie dell’adolescenza”, (2016)che sposta la riflessione sulle spese necessarie per i bambini durante la loro crescita.

Portare i piccoli, di Esther Weber

Il secondo titolo è uno dei più noti testi di approfondimento di una pratica che è un po’ complicata da apprendere ma, una volta riusciti, offre non pochi benerici alla cura e alla relazione adulto-bambino.

“Portare i piccoli” è un libro chiave sull’arte del “portare”, scritto dalla svizzera (e mia omonima ma con un acca in più) Esther Weber che iniziò a dedicarsi all’argomento alla nascita della prima figlia, realizzando il sito di divulgazione www.portareipiccoli.it

Un libro potente e promotore dell’ascolto autentico nei confronti della nostra natura, verso i bisogni dell’infanzia e le caratteristiche del bambino durante tutta la sua evoluzione.

portare i piccoli esther weber

L’esperienza ha ormai confermato che quella del portare in fascia è una pratica che intensifica il legame tra adulto e bambino, capace di donare la continuità necessaria alla rassicurazione psichica data dal contemimento presente nella vita intrauterina. In tal modo, il bambino potrà abituarsi gradualmente al mondo esterno.

Nel saggio, oltre al significato psicologico, pedagogico, fisiologico, biologico e culturale del “portare i piccoli”, l’autrice descrive gli aspetti pratici, le tecniche e le tipologie di supporti che si possono utilizzare per vivere questo modello di cura ad alto contatto.

Come parlare perché i bambini ti ascoltino & come ascoltare perché ti parlino, di Adele Feber e Elaine Mazlish

Sia che tu sei un genitore o un educatore, devi assolutamente leggere il libro scritto da Adele Faber e Elaine Mazlish, newyorkesi, esperte nella comunicazione intergenerazionale e allieve dello psicologo infantile Haim Ginott. Pagine che sono il frutto di un percorso di seminari e di conferenze tenute dalle autrici, oltre che della loro esperienza di genitori e degli incontri avuti con le famiglie.

L’argomento principale di “Come parlare perché i bambini ti ascoltino & come ascoltare perché ti parlino” (Mondadori, 2020) è la comunicazione tra genitori e figli, la mira è la modalità di ascolto e di dialogo empatico messa a confronto con la tendenza degli adulti di porsi in un atteggiamento di negazione dei sentimenti. Siamo realmente capaci di ascoltare l’altro?

In modo inconsapevole, succede che protraiamo o subiamo alcuni schemi di comunicazione nella vita di ogni giorno e che, diventati genitori, facciamo lo stesso con i nostri figli, chiudendoci dunque alla possibilità di realizzare una comunicazione e un dialogo sereno ed efficace con loro.

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Ti consiglio questo libro perché l’ho letto tutto d’un fiato e anche perché offre esempi concreti, raccontati attraverso diversi strumenti narrativi, come dialoghi, vignette, esercizi e storie di vita.

Ci si ritrova facilmente negli esempi descritti. Questi aiutano concretamente a comprendere come possa esistere una connessione diretta tra il modo in cui i bambini provano sentimenti e quello in cui si comportano.

Intraprendere un dialogo che non neghi le emozioni provate, che non si premuri solo di offrire consigli o di sminuire o di imporre domande; diventa la chiave di svolta per ritrovarsi più sereni nella relazione e nelle conversazioni con i propri figli.

Se anche tu “eri una madre fantastica ma poi hai avuto dei figli”, non perdere questo bestseller che approfondisce in maniera unica gli stati d’animo dei bambini.

Delle stesse autrici è anche il titolo: “Come parlare perché i ragazzi ti ascoltino & come ascoltare perché ti parlino”, Mondadori 2020.

Per concludere, c’è un libro che è stato per te particolarmente signicativo nel guidarti nel ruolo genitoriale? Scrivimi qui sotto nei commenti.