Cosa c’è di meglio di passare una simpatica cenetta fra amici?
Lo sa bene Henri che ce la mette tutta per deliziare i suoi ospiti con piatti unici e squisiti. Indaffarato nella cucina del suo castello, prepara tutto da sé, dall’aperitivo al dolce.
I suoi amici, che sono ospiti ben educati e non lascerebbero mai il gentile Henri da solo a sistemare la cucina, si offrono di aiutarlo. In un momento “alquanto particolare” della serata, si dividono i compiti: lavano e asciugano ogni piatto e bicchiere.
Sembrerebbe una situazione di normale convivialità se non fosse che, ospiti e ospitanti, siano in realtà dei bianchissimi fantasmi! Un vero e proprio party fantasmagorico durante il quale, i candidi commensali, cambiano forma e colore a seconda di ciò che ingurgitano. Diventano del colore del cocktail bevuto, arancioni o rosa come la zucca e il salmone, ricci e verdi come l’insalata, bucherellati e gialli come la groviera e così via. Ilarità nell’ilarità, alla fine della cena gli amici si accorgono che Henri non è seduto a tavola con loro. Poi all’improvviso… “BUH!”… il padrone di casa ha organizzato uno scherzo “davvero spaventoso” ai suoi amici fantasmi!

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Le storie di fantasmi di Jacques Duquennoy sono davvero straordinarie. Il formato dei libri è molto comodo. Piccolo, rettangolare, con copertina morbida. Le illustrazioni hanno colori poco saturi, il nero predomina nello sfondo, contrapponendosi al bianco sgargiante dei lenzuoli dei fantasmi.
I racconti sono piuttosto brevi, scorrevoli e ricchi di dialoghi. La narrazione descrive fedelmente le scene raffigurate nelle tavole illustrate. Per questo motivo sono letture particolarmente adatte anche ai lettori più piccoli (1-2 anni), sia per divertirsi insieme, sia per introdurre l’apprendimento di una seconda lingua. Durante la lettura ad alta voce propongo il libro in questo modo: pronuncio ogni frase prima in francese e poi in italiano (anche se ora, a furia di ascoltarlo, sono gli stessi bambini che lo traducono!).

La lettura è ben ritmata in entrambe le lingue. Le immagini agevolano la comprensione dell’altra lingua (ad esempio, quando i fantasmi mangiano il formaggio, i bambini intuiscono dalla loro forma il significato della parola “fromage”). I gesti dei personaggi suggeriscono quei suoni e quei versi capaci di coinvolgere ancora di più i piccoli durante la lettura. Ad esempio, il verso del bere mentre sorseggiano il caffè o quello dello spavento dopo lo scherzo di Henri. Benché l’autore sia conosciuto anche da noi (un altro suo libro per bambini è recensito QUI), questa simpaticissima serie non ha un’edizione italiana. Sarebbe un vero peccato perderla, per questo vi lascio qui sotto la mia traduzione. Buona lettura!

La cena fantasmagorica
Nella grande sala da pranzo del castello,
Enrico ha invitato tutti i suoi amici a cena.
E' ancora indaffarato in cucina.
- Posso portarvi l'aperitivo?
- Siii!
- Perbacco! Il vassoio così non passa!
- Ah, così va decisamente meglio!
- Ecco alcuni cocktail di mia produzione...
- Assaggerei volentieri questo qui...
- Basta, basta!
- Non male...
- Anzi, davvero buono!
- Enrico, i tuoi cocktail sono un successo!
- Cosa ci porti adesso?
- Ed ecco... zuppa alla zucca! Attenti che scotta!
- Mmm... deliziosa questa zuppa!
- E adesso, il salmone!
- L'insalata!
- Il formaggio!
- Tutto ok? Posso portarvi il seguito?
- Siii!
- Ecco a voi... la sorpresa del cuoco!
- Mmm... sembra molto appetitoso!
- E' delizioso!
- Si scioglie!
- Si scioglie davvero!
- Mmm...! Ma è magico!
- Aspetta, Enrico, ti aiutiamo noi!
- Attenti a dove mettete i piedi!
- Io mi occupo delle stoviglie!
- Io asciugo i piatti, tu i bicchieri...
- Ed ecco il caffè!
- Hmm... Eccellente il tuo caffè!
- Delizioso questo latte caldo, vero Enrico?
- Perbacco! Ma dov'è finito?
- Non sarà mica rimasto in cucina? Enrico!... Enrico!
- Buh!
- Fantastico Enrico!