Questa carrellata di albi illustrati è dedicata alle tematiche della natura, qui racconta, in diverso stile, ai bambini. Il primo albo è un’avventura che prende spunto da una storia realmente accaduta, il secondo è un’enciclopedia dei “prodotti” delle piante (con attività), il terzo, anch’esso una narrazione, suggerisce diversi progetti educativi da fare con i bambini, il quarto, infine, propone una vera e propria semina fornendo, nel kit, un vaso-spaventapasseri da costruire.

“Il giardino curioso”, Peter Brown, EDT Giralangolo 2018

Liam vive in una grigia e fumosa città. È l’unico fra gli abitanti che ama stare fuori casa, all’aria aperta. Girovaga abitualmente tra le strade grigie, conservando il suo aspetto sereno e spensierato. In un giorno piovoso, il bambino scopre l’esistenza di una ferrovia sopraelevata in disuso ormai da anni. Sale la scalinata per raggiunge i binari. Con grande sorpresa, in alto tra i rottami, trova alcune piccole macchie di colore. Scopre così l’esistenza di una vegetazione che sembrava ormai estinta.

Si accorge della precaria condizione di quel verde e s’improvvisa giardiniere. Giorno dopo giorno apprende come prendersi cura delle piante e occuparsi del nascente giardino. I fiori e il verde diventano sempre più rigogliosi. Si estendono talmente in fretta da ricoprire in poco tempo il tratto occupato dai vecchi binari. Poi arriva l’inverno e la neve nasconde sotto di sé il giardino. Liam è costretto a fermarsi ma sfrutta la stagione fredda per documentarsi sul giardinaggio e per procurarsi gli attrezzi del mestiere. La primavera lo ritrova pronto e nuovamente operativo. A poco a poco le piante, curiose quanto Liam, iniziano a spuntare ovunque. Accorrono presto nuovi giardinieri fra i concittadini di Liam. La gente finalmente esce dalle abitazioni. “Ma la cosa più sorprendente fu che spuntarono nuovi giardinieri”.

Questo commovente albo racchiude l’ultima favola di Peter Brown. Un racconto dai toni pacati che parla di ecologia e rinnovamento urbano. Le tavole, sistemate dentro una sottile cornice, hanno colori pieni e una straordinaria capacità di suggerire quei sentimenti legati alle atmosfere di un ambiente privo di natura e, successivamente, quegli altri, più rilassati, derivanti dal ritrovarsi immersi nel verde. Seguendo le gesta del protagonista, i lettori scopriranno uno scenario completamente in contrasto con l’ambientazione iniziale. Da uno luogo cupo e opprimente, si può tirare un sospiro di sollievo nel ritrovare lo stesso posto, arioso e soffice.

Nel racconto, a salvare le sorti di una plumbea e triste cittadina è un ragazzino dall’aspetto sereno e scanzonato. Liam compie la sua grande rivoluzione, pur mantenendo una tenera e disarmante inconsapevolezza. Liam ha i capelli rossi e l’aspetto simile a quello di un burattino. È buffo, genuino ed è il solo fra gli abitanti a non essere condizionato dal triste aspetto della città in cui vive. L’innata curiosità del ragazzo lo spinge a gironzolare tra il grigio e lo smog. Proprio esplorando la città scopre che il verde non è scomparso del tutto e che le piante ritrovate hanno bisogno del suo aiuto per tornare ad essere protagoniste di un ambiente urbanizzato ormai all’estremo.

“Il giardino curioso” ha una trama di facile aspettativa. Le immagini, quasi sempre panoramiche, si alternano a veloci vignette che corrono dietro la repentina evoluzione della storia. In due punti del libro la narrazione si frizza per lasciare spazio – in modalità silent – all’irrequieta crescita ecologica accompagnata dalle espressioni colme di stupore del protagonista. Un racconto tratto da una storia vera, quella di una ferrovia realmente abbandonata, sulla quale, radice dopo radice, la natura ha ripreso possesso dello spazio, proprio com’è capace di fare quando l’uomo si allontana.

“Dimmi da dove nasce…”, Françoise de Guibert, Clémence Pollet, La Margherita Edizioni 2016

Pensate che i vostri bambini non abbiano alcuna idea di come frutta e verdura arrivino sui loro piatti? Credono forse che queste nascano direttamente sui reparti del supermercato? Certo è che i bambini di città non hanno molte occasioni per fare esperienza diretta con la natura con il rischio di ignorare il legame tra il frutto e la sua pianta o, ancor prima, il seme dalla quale hanno origine.

Questo è uno dei motivi per cui nei nidi e nelle scuole per l’infanzia vengono proposti progetti educativi sul tema dell’orto, del giardinaggio o della terra/natura. Percorsi che mirano a sostenere l’esplorazione, l’osservazione, la sperimentazione e l’apprendimento attraverso l’esperienza diretta (giochi-attività integrati e a tema, manipolazione, semina e raccolta, assaggi e degustazioni, ecc…) con la natura. Le attività, svolte principalmente all’aria aperta, offrono ai bambini l’opportunità di scoprire, ad esempio, non solo come nasce una pianta ma anche come prendersene cura e farla crescere.

Le letture a tema accompagnano l'”imparare facendo” e, integrando le diverse attività, rendono possibile la consolidazione dell’esperienza vissuta in prima persona dai bambini. Intensificano la relazione fra il bambino e l’educatore, stimolando la produzione di domande, la riflessione e la graduale costruzione delle conoscenze. Il gruppo di bambini partecipa alla coltivazione e alla successiva raccolta del frutto precedentemente osservato nelle immagini del libro. Sarà quindi facilitato nel riconoscerlo, nominarlo, memorizzarlo e poi, incuriosito, assaporarlo!

Un albo-enciclopedia, ricco di immagini e di informazioni sulla coltivazione, sulla provenienza, sulle abitudini alimentari, sulle caratteristiche dei prodotti che madre natura ci mette a disposizione. Uno strumento indicato per accompagnare i progetti educativi dedicati all’orto e giardino. Scorrendo le pagine ritroviamo infatti oltre 70 tipi di frutti e verdure abbinati agli alberi e alle piante dai quali nascono. Il bianco dello sfondo mette in evidenza le realistiche illustrazioni di Clémence Pollet. Il suo stile linoleografico aggiunge dettagli e dinamismo ai soggetti che accompagnano le descrizioni di frutti, verdure e piante, curate dalla scrittrice Françoise de Guibert.

L’albo offre, tra le sue pagine, numerosi aneddoti e curiosità raccontati con la freschezza di una fetta d’anguria (o di cucurbitacea?). I bambini scopriranno che alcuni frutti nascono da piante alte, altri da quelle basse a altri addirittura sotto la terra; vedranno poi come vengono raccolti i frutti più delicati e che ogni prodotto della natura ha la sua stagione per nascere e per nutrirci. Tante informazioni descritte con la stessa amorevolezza e attenzione che potrebbe avere un insegnante quando accompagna i suoi allievi alla scoperta del mondo.
Le immagini si raccontano da sé, dunque non resta che lasciarvi alla loro visione. Ma voi sapevate che esistono più di 7000 varietà di mele?!

“Benvenuto pomodoro!”, Anna Lavatelli, Alessandra Cimatoribus, Interlinea 2013

Alle sorelle Arianna e Caterina i pomodori non piacciono proprio. Sono insapori anche per Osvaldo, il nonno che vive con loro, insieme alla mamma e al papà. Succede un giorno che un uccellino lascia un seme in un vaso del balcone. “Di cosa si tratterà?”, si chiedono nonno e nipotine. Giorno dopo giorno le bambine, aiutate dal loro nonno, si prendono cura del piccolo seme e si ritrovano davanti una profumata pianta di pomodori! Li raccolgono. La mamma li cucina e li porta in tavola: le bambine restano meravigliate di quanto siano saporiti.

La storia continua… Nella seconda parte del racconto, le due sorelline, grazie ai suggerimenti e all’aiuto di nonno Osvaldo, coltivano un ricchissimo e profumato “orto sul balcone”: pomodori, melanzane, basilico, zucchine… La mamma li trasforma in deliziosi piatti, capaci di suscitare l’ammirazione del vicinato. Le sorprese non sono finite, un nuovo seme fa la sua comparsa sul balcone! Si tratta di una pianta di fagioli che, proprio come quella magica della celebre fiaba, cresce, cresce e cresce, fino ad arrivare nel cielo più alto. I rami di questa strana pianta accolgono i nidi di numerosi uccellini. Questi ultimi portano quotidianamente in dono una gran varietà di semi agli abitanti del quartiere. Ora tutti possono coltivare il proprio orto e rendere colorati terrazzi e balconi!

La storia può essere suddivisa in due parti. In questo modo la lettura può essere proposta sia ai lettori più piccoli (2-3 anni – 1° parte), sia a quelli più grandi (4-5 anni – 1° e 2° parte). La prima parte comprende il ritrovamento del seme nel vaso, la sua cura, la maturazione dei pomodori e la loro degustazione in tavola. I piccoli lettori possono facilmente immedesimarsi nelle sorelline protagoniste che, come molti bambini, non amano le verdure. Durante il racconto le sorelline fanno esperienza diretta del modo in cui nascono e crescono le piante e i loro frutti, imparando così ad apprezzare gli alimenti vegetali. Si possono coinvolgere i bambini sottolineando con il tono e con alcuni suoni/versi (Bleah!, Ohhhh! Battito di mani…) le varie emozioni che ritroviamo nel racconto. Facciamo sentire ai piccoli ascoltatori il profumo dei pomodori, prima sulla pianta, poi cotti nel piatto (“Mmmh che buono” avvicinando il naso al libro). Nella seconda parte ritroviamo i mille perché dei bambini di questa età, la voglia di darsi da fare per creare qualcosa, la soddisfazione legata ai risultati ottenuti e l’impazienza di mostrarli agli adulti per loro importanti. Anche in questo caso, durante la lettura, possiamo fare finta di annusare i vari ortaggi dell’orto, sottolineando come è bello e soddisfacente fare qualcosa con le proprie mani e condividerlo con gli altri.

Il libro “Benvenuto pomodoro!” può diventare il soggetto di percorsi didattici dedicati alla natura, rivolti ai bambini del nido e della materna. Il racconto offre infatti diversi spunti per creare situazioni di esperienza diretta con la natura, l’orto e la terra. Per i bambini più grandi, oltre alla coltivazione, si può lavorare sull’importanza del prendersi cura di un altro essere vivente e sul piacere della condivisione. Il tutto (questo è forse uno degli elementi più importanti) è vissuto con la presenza rassicurante, incoraggiante, educante di un adulto affettivamente presente e importante per il bambino/a, capace di restituire significato all’esperienza.

Esempi di progetti educativi sulla natura. Destinatari: bambini della sezione grandi del nido (2-3 anni)
– Lettura della storia prima dell’inizio delle attività; ATTIVITA’:

  • MANIPOLAZIONE: “Manipoliamo la terra: con rastrelli, palette, acqua e… mani”;
  • GIARDINAGGIO: “Piantiamo i semi nei vasi”; “Innaffiamo e aspettiamo… con il sole che scalda”; “Guarda qui, è spuntato qualcosa!” (ogni bambino/a può portare a casa il piccolo vaso che ha seminato).
  • PITTURA: “La terra è finita sul foglio”: durante l’attività, quando presentiamo il materiale, ricordiamo la storia che abbiamo letto (anche ri-leggendola). Strumenti: fogli formato A3, terriccio (in alternativa si può usare farina gialla, sabbia o sale colorato). Tecnica: pittura con le mani. Metodo: diamo a ciascun bambino un po’ di terra dentro alcuni contenitori nei quali possono immergere le mani. Poi prepariamo dei fogli nei quali possono “dipingere con la terra” (in alternativa possiamo proporre un lavoro collettivo su un unico foglio appeso al muro o sul pavimento). Obiettivi: sperimentare il tatto con un elemento naturale, scoprire nuovi possibili usi del materiale, sviluppare la manualità, accrescere la capacità di ascolto;
  • GIARDINAGGIO E PITTURA: “Il giallo del sole e il verde che spunta… sul foglio”. Durante l’attività, quando presentiamo un materiale, ricordiamo la storia che abbiamo letto (anche ri-leggendola) raccontando come il sole caldo fa crescere erba e piante, sul foglio come nel vaso. L’attività divisa in due parti. Materiali: i fogli “dipinti” con la terra (o in alternativa si può usare farina gialla o sale colorato), tempera gialla, fili d’erba o foglie, colla. Tecnica: pittura con le mani, collage. Metodo: 1° incontro: lasciamo ai bambini dei contenitori con la tempera gialla, diamo ad ognuno diamo il proprio foglio dove possano “dipingere il sole ”.  Se si era optato per un unico foglio appeso al muro si procede sullo stesso. 2° incontro: COLLAGE: diamo ai bambini dei contenitori con la colla e poi con le foglie o fili d’erba, con le dita mettono un po’ di colla sul foglio e attaccano l’erba. Obiettivi: sperimentare il contatto con un elemento naturale, scoprire nuovi possibili usi del materiale, sviluppare la manualità, accrescere la capacità di ascolto.

“Orto in figure”, Mauro Bellei, Fatatrac 2012 – LIBRO GIOCO

Poi ci sono quelle giornate per fare un po’ di giardinaggio con i bambini. Abbiamo tra le mani un libro – cofanetto intitolato “Orto in fiore”. Aspetta no. Stropiccio gli occhi e leggo meglio. Il titolo è Orto in figure”. Il progetto di Mauro Bellei è costituito da un kit multi-attività per bambini, che unisce il tema dell’orto e della natura a quello dell’arte e della poesia. Frutta e ortaggi sono raffigurati in maniera semplifica, attraverso illustrazioni monotonali.

Uno Spaventapasseri racconta alcune storielle bizzarre sul loro conto, condite da notizie scientifiche. Questo stesso personaggio sarà poi costruito dal bambino e utilizzato per la semina (modellino, accessori e semi sono presenti nel kit). Astra, il secondo personaggio, mostra alcuni possibili accostamenti delle forme degli ortaggi per ottenere nuove figure; così come fece a suo tempo l’Arcimboldi con le sue, da me soprannominate (chiedo perdono), “peperliziate”.

In questo periodo stiamo attendendo – con ansia – di vedere spuntare le piantine di fragoline e basilico recentemente seminate. Per questo motivo una frase nell’incipit mi è sufficiente per capire come questo libro faccia proprio al caso nostro: “Dedico orto in figure al chi ha il pollice non completamente verde”. Nel libro ci sono diverse attività: Lettura, manipolazione, costruzione disegno, descrizione e giardinaggio. Uno strumento che può essere utilizzato all’interno di progetti educativi che propongono l’avvicinamento dei bambini alla natura. Piantare un piccolo seme nella terra, aspettare, prendersene cura, vederlo nascere, crescere e fiorire. Un’esperienza irrinunciabile che anima lo stupore, l’attenzione e il divertimento in ogni bambino.

Apriamo il libro contenente le immagini degli ortaggi per iniziare a leggere qualche storia. Sfogliamo le pagine solo per pochi minuti. Come potete ben immaginare, l’attenzione ricade velocemente sulle fustelle di cartone che servono per la costruzione dello spaventapasseri. Questo sarà il contenitore delle vaschette per la semina. Dunque abbiamo staccato, montato e costruito lo strano Spaventapasseri amico della natura. Braccia, testa e tasche accolgono le vaschette trasparenti da riempire con il terriccio (non fornito) o, in alternativa, l’ovatta. Sul terriccio appena disposto, distribuiamo a pioggia i semi forniti dal kit. Poi ricopriamo e annaffiamo con il contagocce. Un’attività che, bambini avvisati, andrà ripetuta costantemente. Questi piccoli semi ora dipendono da voi. Ripuliamo il tavolo e curiosiamo tra le fustelle degli ortaggi.