Buonasera,
sono mamma di due gemellini di 14 mesi e vorrei sapere se esiste un modo per farmi seguire quando propongo loro giochi, letture e ascolti di musica.
Mi spiego meglio con un esempio: se mi metto seduta sul divano per leggergli un libro, adatto alla loro fascia di età, mostrando anche le immagini, i bambini non stanno seduti davanti a me ad ascoltarmi. Girano per casa, tra i giochi, ogni tanto mi guardano, o vengono a prendersi una coccola, ma non riesco a tenerli fermi su quello che sto facendo.
Mi chiedo come facciano le maestre all'asilo. Non ho davvero trovano nessun modo per dire loro: "Sedetevi qua cinque minuti, ascoltate la mamma!".
Esistono vari modi per coinvolgere i bambini molto piccoli in attività che prevedono maggiore capacità di attenzione. Da qualche tempo i gemellini hanno mosso i loro primi passi e il principale interesse è diventato quello di percorrere lo spazio disponibile. Vogliono scoprire ciò che li circonda da quando sono venuti al mondo. Che siano giochi oppure oggetti della casa, vi si soffermano solo per alcuni (importanti) instanti. Di tanto in tanto vengono da te per ricevere un po’ di coccole e per regalarti qualche sorriso, poi riprendono questa frenetica attività di scoperta. Afferrano un gioco, lo guardano con interesse e lo abbandonano subito: l’attenzione è già passata ad un altro oggetto. Se uno dei due s’interessa all’attività del fratello, cerca di farne parte “rubando” il gioco dalle mani dell’altro. In questo modo sperimentano le prime dinamiche di socializzazione fra pari. È importante che abbiano la possibilità di esplorare, scoprire e vivere queste esperienze in autonomia e relativa libertà.
L’adulto è sempre presente ma limita i “Non si tocca” e i “Non si fa” a quelli realmente indispensabili. Hai compreso quanto è importante avvicinare precocemente i bambini ai libri, in un contesto che sia per loro piacevole e affettuoso. Tra i tanti racconti disponibili, hai selezionato quelli che pensi possano essere più adatti ai tuoi figli. Non solo. Tra queste storie hai scelto quelle che ti sono particolarmente piaciute. Questo è un fattore indispensabile per sentirsi a proprio agio nel leggere ai piccoli ascoltatori: la lettura risulterà fluida e spontanea e i bambini si sentiranno pienamente coinvolti. Sembra un gioco di parole ma è davvero importante leggere prima di leggere. Fai pratica per conto tuo delle storie che vuoi condividere con i gemellini. Arricchisci e anima la lettura inserendo le pause (necessarie per riflettere, pensare, attendere, creare suspence, dare ritmo ed espressione alla narrazione, accogliere eventuali interventi dei piccoli), scegliendo il tono (arrabbiato, felice, furbesco, affettuoso, intimidito, adirato, triste, …) e individuando il timbro (gridato, sussurrato, afono, impetuoso, basso, alto, …). Se vuoi, alterna le voci dei personaggi (fortunatamente nei libri per la primissima infanzia sono in numero limitato) o del protagonista/antagonista. Rimarrai sorpresa di come i bambini amino ascoltare le storie e osservare le immagini dei libri. L’adulto incoraggiante, così definito da Enzo Catarsi, costruisce con loro l’abitudine alla lettura attraverso un’esperienza coinvolgente e piacevole.

Porta i tuoi bambini nel vostro “angolo delle storie”. Siediti con loro e annuncia ciò che sta per accadere con un tono di voce deciso e allegro. Se all’inizio non riesci a coinvolgere entrambi i gemellini, proponi questa attività singolarmente (sicuramente l’altro si avvicinerà di sua spontanea iniziativa!). Quando si legge un libro a un solo bambino si è soliti farlo tenendolo seduto sulle nostre gambe. Gli sguardi sono entrambi rivolti al libro e la vicinanza fisica favorisce la relazione e il coinvolgimento affettivo. Puoi leggere in questa modalità anche con tutti e due i bambini, ad esempio seduti sul tappeto, gambe incrociate, un gemellino da un lato e il secondo dall’altro. Man mano che leggerete insieme troverete il modo più adeguato e comodo per ascoltarvi. Riuscirai a coinvolgere i bambini anche se seduti davanti a te mentre tieni il libro aperto verso di loro (è il metodo utilizzato dalle educatrici del nido per leggere a un gruppo di bambini).
Le prime volte che leggi ad alta voce guarderai il libro ad ogni nuova pagina e frase. In seguito, ti accorgerai che la semplicità dei testi permette di leggere velocemente e mentalmente le frasi, per poi pronunciarle mentre lo sguardo è già rivolto ai bambini. Presto conoscerai addirittura a memoria le loro storie preferite e ti troverai a raccontargliele anche in assenza del libro! Saranno gli stessi bambini a chiederti di leggergli una storia, anche più volte di seguito. Puoi abituare i tuoi bambini ad avere confidenza con l'”oggetto libro” mettendogli a disposizione, all’interno di un cesto o di uno scaffale basso, alcuni albi illustrati da sfogliare autonomamente. Soprattutto per i primi tempi, scegli i formati più resistenti (libri cartonati, di stoffa, di legno, di gomma, …). Siediti accanto a loro per guardarli insieme. Ricordati, i bambini abituati ad approcciarsi ai libri e a considerarli come dei contenitori di sorprese, difficilmente li strapperanno o li maltratteranno!
Strappare la carta è comunque un’esperienza appagante per i bambini di questa età. Prepara un secondo cesto e riempilo con alcune vecchie riviste. Così i bambini possono sperimentare l’effetto della carta strappata e iniziare a interiorizzare le regole di utilizzo degli oggetti (“Puoi strappare questo, il libro no”). Infine, sulle attività di gioco che stimolano l’attenzione dei bambini ti consiglio di organizzare il “Gioco euristico con gli oggetti” (cerca l’articolo sul blog).