Buongiorno, sono incappata nel vostro sito mentre ero alla ricerca di idee per la scatola dei tesori. Proprio oggi una mia amica me ne ha svelato l'esistenza e mi é sembrata molto interessante. Sono la mamma di L. che oggi compie 6 mesi. É una bambina molto attenta e curiosa ma con apparente poca voglia di scoprire il mondo intorno usando rotolo e striscio. Per il momento fa mezzo rotolo a sinistra e dopo poco piange perché vuole essere girata. Mi hanno detto che é perché sta poco a tappeto e magari é vero perché in effetti io sto molto fuori con il bel tempo ma comunque... A volte è dura la vita di mamma!
Non so perché ma la gente trova più facile criticare e incolpare che sostenere e suggerire.
Volevo chiedervi dei consigli su che giochi proporle ora e nei prossimi mesi.

Inizio dai suggerimenti che hai ricevuto in merito alla necessità di lasciare la bimba sul tappeto. Il fatto che passiate molto tempo all’aria aperta non può che procurare beneficio a entrambe. I bambini amano trascorrere del tempo fuori, sentirsi liberi ed seguirci, dove possibile, nelle nostre faccende.
É importante garantire loro la possibilità di sperimentare il movimento in totale libertà. Con ciò s’intende la possibilità di distendersi, di allungare braccia e gambe e di acquisire confidenza e conoscenza del corpo. Nella tua situazione, potresti organizzarti la mattina prima di uscire, il pomeriggio/sera quando rientrate o anche, quando siete fuori casa, se porti un telo o una coperta da stendere nei parchi e negli spazi all’aperto.

Attendi che compia il suo sviluppo senza avere fretta

Nonostante le molte similarità, ogni bambino ha ritmi e tempi del tutto personali. Durante i primi anni di vita, le conquiste sul piano motorio avvengono per maturazione autonoma: “Lo sviluppo procede dall’interno verso l’esterno e non viceversa” (Grazia Honnegger Fresco). È ancora radicata la convinzione che il nostro intervento sia necessario per insegnare, stimolare o allenare il bambino piccolo a muoversi, a gattonare, a stare in piedi, a camminare, e via dicendo. Forzare e voler anticipare i percorsi che il bambino/a sarà in grado di fare da sé, oltre a non essere utile, può risultare dannoso verso la conquista sicura del movimento.

Emmi Pikler

Non dar peso a chi giudica

Se ti senti sommersa dalle critiche, dai giudizi e dalle tante opinioni dei tuoi conoscenti, cerca le strategie per gestire queste voci, per tenerle lontane e torna a concentrati sulla tua bambina. Torna a rivolgere la tua attenzione verso ciò che tua figlia sta compendo facendo alcuni primi movimenti: anche i più piccoli spostamenti sono propedeutici per i gesti motori successivi. Sostieni le sue piccole imprese fidandoti delle sue potenzialità motorie.

Pikler, Pap

Le competenze del bambino/a sono innate e parte del patrimonio genetico. Nonostante ciò, continuiamo a dubitarne: se non fosse in grado, se ci riuscirà troppo tardi, sembra che non voglia farlo, che non gli interessi proprio, che non accenni a… Questo accade perché poniamo attenzione al “risultato” (come, ad esempio, il saper rotolare) anziché al “percorso” (ovvero: come è arrivata a rotolare). Emmi Pikler ha invece individuato e registrato le numerose posizioni intermedie che il bambino/a compie durante le graduali conquiste motorie. L’autrice ha quindi dimostrato quanto sia essenziale la presenza anche del più piccolo e impercettibile movimento di preparazione.

A volte è dura la vita di mamma

É vero ma, per fortuna, non occorre essere perfetti. Il genitore sufficientemente buono, secondo la definizione di Donald Winnicott noto psicanalista inglese, è quello sul quale ogni bambino dovrebbe poter contare. Per agevolare la conquista dei movimenti e le esperienze sensoriali di tua figlia metti in atto questi semplici consigli:

Prepara un ambiente adatto

Dedicale uno spazio abbastanza ampio, nel quale può muoversi in tutta tranquillità e serenità, come un angolo morbido composto da un tappeto e da alcuni cuscini.
Proponile del materiale di gioco interessante, non solo giocattoli, ma anche oggetti comuni come una varietà di stoffe, un pentolino, un mazzo di chiavi, tutto ciò insomma che reputi non essere pericoloso e che possa fornire uno stimolo che invogli a essere raggiunto.
Vestila poco e in modo comodo e leggero. Sembra una banalità ma talvolta sono proprio alcuni indumenti ad ostacolare il movimento.

Osserva ciò che fa

Fermati e guarda. Rimarrai stupita dalla sua caparbietà nell’effettuare i piccoli gesti necessari per conquistare le diverse tappe dello sviluppo motorio. Vedrai quante strategie è capace di trovare autonomamente per raggiungere una nuova posizione e migliorare le abilità e il coordinamento.

Adagiala nella posizione in cui è in grado di stare

Se preferisce stare a pancia in su lascia che faccia esperienza della posizione per tutto il tempo che le occorre. Dopo poco sarà alla ricerca di un nuovo traguardo. Quando, dopo essere riuscita a fare mezzo giro, la senti piangere, tranquillizzala con la tua voce. Parlale dolcemente e cerca il contatto visivo. Puoi dirle, ad esempio: “Ti sei spaventata? Non preoccuparti, la mamma è qui con te”. I tentativi che fa per controllare un corpo ancora poco conosciuto possono provocare un movimento improvviso. Magari rotola più di quanto intendesse fare: l’equivalente di un giro sulle montagne russe!

Quali giochi possono interessarle?

Il Cestino dei Tesori di Elinor Goldschmied è tra le proposte ludiche che più soddisfano l’interesse del bambino/a dai 6 ai 12 mesi, poiché offre una variegata raccolta di oggetti pensati proprio per favorire lo sviluppo sensoriale e il coordinamento oculo-manuale. Durante il primo anno di vita il materiale di gioco deve permettere al bambino/a di esplorare attraverso le mani, la bocca, il suono, la vista e gli altri sensi. In questo modo può fare esperienza di se stesso e del proprio ambiente.

Giochi suggeriti

Gioco del “cucù”

Ci mettiamo davanti al bambino/a e nascondiamo il viso sotto un foulard. Dopo qualche secondo, ci scopriamo e diciamo: “Cucù!”
Il bambino/a assume un’espressione perplessa oppure inizia a ridere di gusto.
Nascondiamo a turno anche il suo volto per poi scoprirlo, facendo lentamente scivolare il foulard verso il basso. Un gioco che sostiene la maturazione cognitiva del bambino/a, attraverso l’esperienza di una sparizione temporanea e dell’immediato ritorno.

Gioco di relazione tra bambini e genitori

La relazione con l’adulto in un contesto ludico sostiene lo sviluppo del senso di fiducia e sicurezza attraverso il contatto e l’interazione fisica. Seguendo il metodo di Veronica Sherborneecco alcune attività che puoi fare con la tua bambina:
– cullare: l’adulto si siede tenendo il bambino tra le gambe, da qui lo dondola delicatamente da destra a sinistra.
– dondolare: l’adulto è seduto, pone il bambino sulle cosce e dondola avanti e indietro.
– cavalluccio: il bambino è seduto sulla gamba dell’adulto. Muovendo la gamba in alto e in basso, il piccolo

bambino socievole

Gioco dell’impilare

In questa attività (costruire una torre) in un primo momento il bambino trova piacere nel “distruggere”. L’adulto crea una torre, il bambino la butta giù. Si nota il suo piacere nell’eseguire l’azione. Solo in un secondo momento inizierà lui stesso a costruire.

gioco torre

Gioco della torre con gli anelli

Il bambino piccolo sfila ad uno ad uno gli anelli dal bastone, oppure li rovescia. Prova anche a infilarli nelle dita o a portarli alla bocca. Crescendo inizierà a riordinarli nel paletto.

Contenitori da svuotare

Porre alcuni oggetti (palline da ping pong, da golf, conchiglie, catenelle, noci e castagne…) all’interno di vari contenitori (quelli delle uova, cestini, scatole con coperchio, cilindri di cartone).
Verso la fine del primo anno, oltre a svuotare, i bambini cominciano a riempire i contenitori.

Approfondimenti bibliografici
- Aucouturier B., Il metodo Aucouturier. Fantasmi d'azione e Pratica Psicomotoria, FrancoAngeli, Milano 2005.
- Baumgartner E., L'osservazione del comportamento infantile. Teorie e strumenti, Carocci ed., Roma 2007.
- Goldschmied E., Jackson S., Persone da zero a tre anni. Crescere e lavorare nell'ambiente nido, Ed. Junior, Bergamo 1996.
- Honnegger Fresco G., Prefazione, in Datemi tempo. Lo sviluppo autonomo dei movimenti nei primi anni di vita del bambino, Red Edizioni, Como 1996.
- Montessori M., La scoperta del bambino, Garzanti, Milano 1991.
- Pikler E., Datemi tempo. Lo sviluppo autonomo dei movimenti nei primi anni di vita del bambino, Red Edizioni, Como 1996.
- Winnicott D., Gioco e realtà, Armando ed., Roma 1974.


Le immagini dell'articolo sono di Klara Pap, tratte dal libro: Pikler E., Datemi tempo. Lo sviluppo autonomo dei movimenti nei primi anni di vita del bambino, Red Edizioni, Como 1996.