Questa è la zucca luffa, una pianta appartenente alla famiglia del Cucurbitaceae. Un materiale naturale che può far nascere un’attività che coinvolge anche i bambini del nido o della scuola dell’infanzia.
Non c’è cosa più… piacevolmente formativa di una giornata in campagna.
Così, quando andiamo a trovare gli zii che vivono nell’astigiano, ci ritroviamo sempre alla scoperta di nuovi tesori. I bambini amano andare nell’orto. La zia gli procura dei cestini da riempire di fragole, more e pomodori.



Questa invece è la zucca luffa, una pianta appartenente alla famiglia del Cucurbitaceae. Da tempo gli zii la impiegano come soluzione ecologica, sostituendo tutte le spugne di casa con il corpo fibroso del suo frutto. Può essere utilizzata sia per la pulizia domestica (per lavare i piatti ad esempio), sia per il corpo.
È una pianta straordinaria anche per le destinazioni che può trovare in ambito educativo. Il frutto sembra un grosso cetriolo che da verde, seccando, diventa marrone. È questo il momento per raccoglierlo dalla sua rampicante.
Si sbuccia liberando la parte interna. La buccia ha la consistenza della carta da pacco. Una volta senza, ci si ritrova ad avere una spugna vegetale già bella e pronta. Ora è sufficiente rovesciarla per far scivolare fuori i semi neri. Dopodiché si schiaccia con le mani per appiattirla e, se si vuole, si taglia in due o più parti.



Questo è un materiale naturale che può far nascere un’attività che coinvolge anche i bambini del nido o della scuola dell’infanzia. Si parte dalla semina (in primavera), poi c’è la raccolta dei frutti quando sono marroni. Si osserva il cambiamento.
La pelatura del frutto è un’attività perfetta per l’affinamento della motricità fine. In ultimo si usano le spugne vegetali nel gioco di scoperta o simbolico. Sicuramente un materiale originale per un progetto educativo che segue l’Outdoor education.
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