Quando ho iniziato a selezionare e recuperare il materiale e gli strumenti per ciascun vassoio montessoriano, ho scelto di percorrere una sfida apparentemente semplice ma che, nella pratica, si è dimostrata essere più tenace di quanto mi aspettassi. Si tratta di escludere completamente la plastica dal materiale di gioco.

“Va beh dai, è sufficiente non usare oggetti di plastica!”, si dirà. Purtroppo, ometterla non è così scontato, è invece un vero percorso in salita. Oltre agli imballi e al packaging, ci sono molti oggetti comuni realizzati in toto o in parte da materie plastiche.

Se ai tempi di Maria Montessori era davvero raro imbattersi in questo materiale, per nulla amico dell’ambiente, oggi lo si trova proprio ovunque. Per riuscire a farne a meno è necessario scegliere di percorrere una continua riflessione e una costante ricerca di alternative migliori o, almeno, altrettanto valide.

spazio gioco ecologico montessori
Angolo gioco sostenibile e zero waste su Etsy

Ma perché intestardirsi così tanto per eliminare la plastica da qualsiasi materiale di gioco presentato ai bambini? Dopotutto accade spesso che, attraverso il gioco, gli oggetti di plastica rinascano a nuova vita, riutilizzati e riciclati nelle brulicanti attività dei bambini. I vasetti dello yogurt, i tappi di plastica, le ciotole per il mascarpone, le retine della ricotta, i flaconi dello shampoo… quante volte li abbiamo conservati per poi destinarli al gioco dei bambini tanto a scuola quanto a casa?

Io stessa ho raccolto negli anni un miriade di questi oggetti per portarli al nido. Arrivavo a lavoro con sacchi pieni di bottiglie del bagnoschiuma, contenitori del formaggio e vaschette della verdura. L’abitudine di “attrezzare” i bambini con cose in plastica nasce certamente da sentimenti nobili come quello del riciclo. Tutto ciò aveva valore anche per me, finché, nei miei pensieri, si è fatta largo questa riflessione.

Mi sono accorta quanto gli spazi destinati al gioco dei bambini fossero pieni di oggetti e di materiale di plastica. Ce n’erano in ogni luogo: nella casetta del gioco simbolico, nello spazio per i travasi, nell’angolo pittura e persino in giardino. Gettati in mezzo alla natura!

inquinamento plastica

I contenitori e gli altri oggetti di plastica hanno lo svantaggio di diventare, con l’usura, esteticamente brutti, oltre a quello di provocare un’altra situazione piuttosto sfavorevole: abituare i bambini a vivere in un mondo pieno di plastica.

Come possiamo, quindi, far loro comprendere quanto la plastica sia profondamente dannosa per l’ecosistema (e per questo non dovrebbe proprio esistere), se poi siamo noi i primi a presentargliela?

Ci hai mai pensato? Scrivimi le tue idee qui sotto nei commenti, le leggo molto volentieri. Continua a seguire i post dedicati al metodo Montessori.