Comunemente si dice che una gravidanza dura 9 mesi. In realtà in questo modo si indica un tempo eccessivamente vago, anche perché ogni mese ha una durata specifica, che può differire significativamente rispetto agli altri, come avviene per il mese di febbraio. Per questo motivo i ginecologi si esprimono riguardo alla gravidanza parlando di settimane. In media una gravidanza dura 40 settimane, ma è del tutto normale che il parto avvenga tra le 37 e le 41 settimane.

Come si calcolano le settimane di gravidanza

Per effettuare il calcolo settimane di gravidanza si parte solitamente dal giorno dell’ultima mestruazione, che ha preceduto l’amenorrea, uno dei primi sintomi causati dalla fecondazione. In sostanza si cominciano a contare le settimane considerando il primo giorno dell’ultima mestruazione, il risultato ottenuto viene detto età gestazionale. La fecondazione infatti sarà avvenuta più o meno 14 giorni dopo tale giorno, visto che è il periodo necessario alla cellula uovo per essere rilasciata dalle ovaie, dopo la precedente mestruazione. Visto però che molte donne hanno un ciclo mestruale che ha una durata variabile, tra i 28 e i 32 giorni, e che spesso non è possibile valutare quale sia stato effettivamente il giorno del concepimento, si fa un’approssimazione calcolando l’età gestazionale. Nei casi in cui invece è possibile valutare quale sia stato effettivamente il giorno della fecondazione si parla di età concezionale. Lo si può fare nel caso in cui i cicli mestruali abbiano una buona regolarità, o anche nelle coppie in cui si utilizzano sistemi per verificare l’avvenuta ovulazione.

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Durata di una gravidanza

A partire dal giorno del concepimento, approssimato come abbiamo detto di circa 14 giorni, una gravidanza senza alcun tipo di complicazione dura solitamente dalle 37 alle 41 settimane. Il ginecologo solitamente svolge, già dopo le prime settimane della gravidanza, un calcolo approssimativo anche della data del parto. Questo calcolo risulta solitamente abbastanza corretto, anche se ci possono essere delle discrepanze di alcune settimane. Si parla di gravidanza protratta quando il parto avviene oltre 42 settimane dopo l’ultima mestruazione; i parti pretermine sono invece quelli che si verificano prima dell’inizio della trentasettesima settimana. Sono situazioni del tutto comuni, che molte neo mamme hanno sperimentato; per altro è abbastanza comune che al primo figlio la gravidanza abbia una durata leggermente maggiore rispetto a quanto calcolato dal ginecologo.

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Perché calcolare la settimana di gravidanza

Il calcolo della settimana di gravidanza viene effettuato per poter seguire in maniera corretta lo sviluppo del feto. Tale sviluppo avviene molto rapidamente per l’intera durata della gravidanza, è quindi opportuno avere qualche certezza sulla data di inizio, per poter comprendere se il tutto avviene nel modo migliore possibile. Inoltre è bene ricordare che i medici consigliano di effettuare alcuni controlli prima del parto, a scadenze regolari. Ad esempio è consigliabile effettuare un’ecografia mensile, mentre eventuali esami genetici o l’amniocentesi possono essere effettuati entro una precisa settimana dall’inizio della gravidanza. Se si conosce con esattezza il giorno del concepimento, o almeno l’età gestazionale del feto, è possibile prenotare e organizzare tutte le visite e gli esami entro i termini suggeriti dal medico.