Ecco un nuovo appuntamento dedicato alle attività per bambini ispirate dal metodo montessoriano. Il filo conduttore delle proposte di oggi sarà l’esplorazione degli oggetti e del loro comportamento. Il materiale proposto nei vassoi è scelto con l’intento di sostenere l’attitudine all’osservazione insita nei bambini, il loro straordinario modo di guardare alle cose del mondo con stupore e meraviglia. Dunque, prepara la lente d’ingrandimento, si va alla scoperta di cose pazzesche!
Il bambino esploratore
Nel corso degli anni ho compreso come le attività di gioco esplorativo (e non solo) per essere interessanti al bambino debbano possedere in primis questo requisito: nascere dal bambino stesso. Il maestro, secondo il pensiero montessoriano, è chiamato a riconoscere e assecondare la spinta esplorativa dei suoi allievi, il punto di partenza di co-costruzione dei percorsi educativi, per pensare al materiale e per preparare le attività di gioco.
Il bambino, che è il più grande osservatore spontaneo della natura, ha indubbiamente bisogno di avere a sua disposizione un materiale su cui agire.
Maria Montessori, La scoperta del bambino
A tal proposito, diventa fondamentale fare sì che il bambino possa vivere direttamente l’esperienza esplorativa offerta dal suo ambiente. Questo gli consente di accrescere il patrimonio di idee operanti, senza le quali il suo funzionamento astratto mancherebbe di fondamento e precisione, di esattezza e di ispirazione (Montessori).
Le attività proposte in questo articolo sono pensate in modo che ciascuna di esse presenti un centro d’interesse capace d’incuriosire e motivare il bambino al gioco, all’esplorazione e all’osservazione scientifica.
Acchiappare con la calamita
Il primo vassoio proposto nelle attività esplorative permette al bambino di sperimentare il comportamento dei campi magnetici della calamita e il modo in cui questi siano capaci di attrarre a sé un materiale come il ferro.
Sul vassoio, si dispongono in file distanziate alcune rondelle di ferro e, in un angolo, si lascia una calamita abbastanza grande da contenerle tutte. In questo modo il gioco diventa una sorta di pesca magnetica!
Materiale: rondelle o elementi di ferro. Strumenti: calamita.


Giocare con la luce
Ricordi il racconto di Pollyanna, la bambina protagonista del romanzo di Eleanor Hodgman Porter? Quando ero piccola veniva trasmesso anche il cartone animato e una delle scene che più mi è rimasta impressa è sicuramente quella in cui i protagonisti giocano con un prisma di luce.
Sig. Pendergast: – Non è vero, tu non sai cos’è un prisma, di’ la verità.
Il segreto di Pollyanna
Pollyanna: – Fa un arcobaleno sulla parete! Non è meraviglioso?
Sig. Pendergast: – Ma quando il sole tramonterà non lo farà più, perciò smettila di meravigliarti!
Pollyanna: – Certo, ma lo farà di nuovo domani quando il sole tornerà a sorgere.
Osservare le forme e i colori offerti, in particolari momenti del giorno, dalla luce del sole è un’esperienza straordinaria. Da questo fenomeno prende spunto il materiale suggerito nel vassoio montessoriano dedicato ai giochi di luce.
Passando nel prisma di vetro, la luce bianca si separa nei colori di cui si compone. Aggiungendo alcuni fogli di diverso colore, si può sperimentare come la luce si modifica quando riflette sopra i differenti supporti e, quindi, come si comportano le varie combinazioni di colore.
Materiale: luce, fogli di carta di diverso colore. Strumenti: prisma di vetro o acchiappasole.



Esplorare con la lente d’ingrandimento
Ho chiamato questa attività “Il baule dell’esploratore” per sottolineare la presenza necessaria di un contenitore nel quale il bambino può raccogliere il materiale che decide di osservare ed esplorare.
La lente d’ingrandimento permette di guardare con più attenzione i diversi oggetti e di scoprirne i dettagli nascosti o meno evidenti come, ad esempio: i buchi delle bucce degli agrumi, le venature delle foglie, le striature sulle conchiglie, le difformità dei sassi e così via…
Materiale: tutto ciò che può essere d'interesse esplorativo, conchiglie, sassi, foglie, pigne, bucce, semi... Strumenti: un bauletto per raccogliere i tesori, una lente d'ingrandimento per ciascun bambino.




Osservare il comportamento di un liquido
Gli strumenti presenti in quest’ultimo vassoio sono pensati per offrire al bambino l’esperienza diretta con il concetto di quantità. Attraverso alcuni contenitori di diversa forma, l’attività si realizza riempiendoli con acqua (o altro liquido) e osservando come si modifica il livello di questa. Un esercizio che accompagna il bambino verso la conquista del cosiddetto “pensiero reversibile”, competenza che compare tra il 6° e l’8° anno di età, descritta dallo psicologo Jean Piaget.
Senza correggere il bambino, l’adulto può rilanciare l’attività ponendo alcune domande come, ad esempio: Quale recipiente contiene più acqua? (Si tratta della stessa quantità? / Ce n’è di più in quello più alto? / Ce n’è di più in quello più largo? Ecc…).
Materiale: acqua o altro liquido. Strumenti: contenitori (caraffe, bicchieri, barattoli, calici, ampolle), di diversa forma, altezza, larghezza.



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Solo i poeti sentono il fascino di un fino rivoletto di acqua sorgiva tra i macigni, come lo sente il piccolo bambino, che si entusiasma e ride, e vuol fermarsi a toccarlo con la mano come per accarezzarlo.
Maria Montessori, La scoperta del bambino