Nell’articolo racconto il gioco di scoperta (euristico), il naturale proseguimento del gioco del Cestino dei tesori.

Dall’esplorazione al gioco di scoperta

Dopo il primo anno di vita il bambino sperimenta le nuove conquiste motorie. Gattona, si alza in piedi, cammina e, soprattutto, non si ferma mai! Sempre meno interessato a rimanere seduto per esplorare gli oggetti del familiare Cestino dei Tesori, sente il bisogno di fare nuove scoperte. Il periodo che va tra i 12 e i 20 mesi si caratterizza da un forte interesse verso quella che si potrebbe considerare un abbozzo della fisica degli oggetti, dal momento che lo scopo di qualunque gioco sembra esser quello di seminare pezzi in giro o di gettare qualunque cosa sul pavimento. Abbiamo ora a che fare con un bimbo che, se da un lato ha ancora una forte esigenza di conoscere gli oggetti che lo circondano, dall’altro, vuole capire come questi si comportano se sono messi in relazione tra di loro e nello spazio. Apparentemente a piccoli passi, familiarizza con tutte queste “strane cose”. Tra le proposte di gioco adatte ai piccoli tra il primo e il secondo anno di vita ve n’è una da tempo collaudata nei nidi d’infanzia, ideata anch’essa dall’autrice del cestino, Elinor Goldschmied, in collaborazione con numerosi nidi europei, Italia compresa.

Si tratta del Gioco di scoperta con gli oggetti (o gioco euristico), il naturale proseguimento del gioco del Cestino dei tesori. Anche in questo caso viene utilizzato del materiale “povero”, di recupero, probabilmente presente nelle nostre case. Durante il Gioco Euristico i bambini hanno l’opportunità di effettuare importanti scoperte, all’interno di uno spazio che permette loro di soffermarsi e concentrarsi sugli oggetti che desiderano. Qui sotto troverete la lista degli oggetti suggeriti dall’autrice del gioco. L’elenco può essere personalizzato, con la sola raccomandazione di selezionare solo oggetti sicuri e non deteriorati e di effettuare una continua manutenzione e sostituzione di quelli rovinati. In fondo all’articolo invece riporto alcune domande rivolte dai genitori su questa attività.

La lista del materiale per il Gioco Euristico con gli oggetti

  • Pon pon di lana, non troppo grossi, nei colori primari;
  • Sacchettini e scatole;
  • Cilindri di cartone di tutti i tipi;
  • Nastri di velluto, seta e pizzo;
  • Scarti in legno del falegname opportunamente lisciati;
  • Chiavi vecchie, legate insieme in piccoli mazzi;
  • Coperchi di barattoli in metallo;
  • Conchiglie o gusci di lumache;
  • Noci grosse;
  • Tappi di bottiglie;
  • Pigne;
  • Barattoli e contenitori di tutte le misure;
  • Anelli per tende, di legno e metallo;
  • Mollette in legno per il bucato;
  • Bigodini di diversi diametri, vuoti all’interno;
  • Palline da ping pong;
  • Tappi di sughero grandi e piccoli;
  • Fermaporta di gomma;
  • Varie lunghezze di catene, fini e di media grossezza;
  • Grandi ossi buco;

Alla lista ho aggiunto:

  • Tubi in gomma, lunghi circa 10/15 cm;
  • Bigiotteria in legno o stoffa;
  • Oggetti in lana cotta (fiori, borsellini, sacchetti, palline, ecc.);
  • Ciotole di diverse dimensioni.

gioco euristico con gli oggetti

Come organizzare il Gioco Euristico

  • Raccogliere almeno 15 diverse categorie di materiale e un buon numero di esemplari per ogni tipologia selezionata (il gioco è reso più interessante se i bambini possono disporre dello stesso tipo di oggetto ma di diverse dimensioni e colori).
  • Scegliere uno spazio, il più possibile sgombro di giochi e altre distrazioni, dove stendere sul pavimento un grosso tappeto che servirà per delineare l’area del gioco e per attenuare i rumori degli oggetti che battono a terra.
  • Distribuire, all’interno del tappeto, le serie di oggetti. Sistemare anche alcuni contenitori e scatole di diverse dimensioni (almeno 3 per bambino). Sono da preferire le scatole di metallo alle ceste e alle scatole di cartone.
  • Accompagnare il bambino (piccolo gruppo di bambini) nello spazio per l’euristico e lasciare che si muova in autonomia tra gli oggetti che abbiamo preparato per il gioco.

I bambini iniziano a giocare scegliendo gli oggetti che desiderano e effettuando combinazioni libere Alcune attività che potrebbero compiere sono, ad esempio: afferrare una catenella, farla ondeggiare e infilarla dentro un barattolo; scuotere il barattolo producendo un rumore; mettere un tappo alla volta dentro un contenitore (qui inizia la capacità di selezionare oggetti simili); provare ad infilare il bigodino grande in quello piccolo, poi quello piccolo in quello della stessa misura e, con successo, uno piccolo in quello grande, mettersi  alcuni nastri di raso sulla testa, creare una fila di oggetti, e così via.

Durante il gioco, l’adulto diventa una presenza attenta ma non interferisce nell’attività del piccolo. Non suggerisce quali oggetti scegliere e cosa farne, non interviene per correggere l’azione del bambino (ad esempio quando cerca di mettere un oggetto più grande in uno più piccolo), non obbliga il bambino a giocare se non ne ha voglia (bisognerà cercare di capire il motivo del suo disinteresse). In genere i bambini si interessano spontaneamente al gioco euristico e iniziano a giocare in autonomia. Prima di iniziare il gioco può succedere che esitino in attesa dell’incoraggiamento dell’adulto. E’ sufficiente rispondere con un sorriso e pronunciare brevi frasi rassicuranti per incoraggiare il bambino a fare queste nuove scoperte. L’intervento è invece richiesto nei casi in cui il bambino ha un comportamento inadeguato: se, ad esempio, lancia gli oggetti addosso a un altro bambino.

Quando decidiamo che è arrivato il momento di mettere via (generalmente dopo circa 30 minuti i piccoli smettono di giocare), chiediamo ai bambini di collaborare nel riordino. Anche quest’attività è parte del gioco, perciò bisogna dedicarle il giusto tempo, evitando di farsi cogliere dalla fretta. Ciascuna categoria di oggetti andrà riposta dentro l’apposita sacca di tessuto (è utile appendere un esemplare all’esterno di ogni sacca così che i bambini possano facilmente riconoscerne il contenuto).

Approfondimento 1 – Potreste descrivermi come realizzare il Gioco Euristico?

Sono una mamma di un bimbo di 16 mesi. Potreste descrivermi passo passo come realizzare il gioco euristico? Trovo idee contraddittorie. Chi usa una sacca. Chi diverse a seconda del materiale contenuto. Chi una cesta grande da mettere sempre a disposizione. Chi invece la propone al bimbo e altri che scelgono il libero accesso.

Con vero piacere. La principale autrice di riferimento del “Gioco euristico con gli oggetti” è Elinor Goldschmied e, come lei stessa spiegò a suo tempo, le sue proposte pedagogiche non vanno intese come un metodo rigido e univoco.
Si tratta piuttosto di un approccio che mira a promuovere un modo di prendersi cura del bambino partendo dalla comprensione dei suoi bisogni, rispettandone il graduale sviluppo (motorio, cognitivo e emotivo-affettivo) e volto al raggiungimento del benessere del piccolo e degli adulti che si occupano di lui. Questi princìpi sono validi anche per quanto riguarda il gioco, attività piacevole e spontanea che riveste un ruolo fondamentale durante la crescita.

Intorno al 6° mese, dal momento in cui il bambino riesce a mantenersi seduto si mostra sempre più curioso verso gli oggetti del suo ambiente; li afferra, li porta alla bocca, li passa da una mano all’altra. Li esplora. In questo periodo il bambino si trova in una fase che potremmo definire “osservativa”. Gradualmente, di pari passo alla crescita motoria, le attività che compie con gli oggetti aumentano, si arricchiscono e comincia a creare relazioni tra di loro. Il Cestino dei Tesori e il Gioco Euristico con gli Oggetti sono due proposte ludiche che seguono il naturale interesse del bambino verso il mondo e le sue cose. Interesse che, ciascuno di noi, può osservare nella quotidianità con i piccoli.

Le due proposte sono state messe a punto da oltre trent’anni di esperienze e di pratica nei nidi per l’infanzia. Negli anni, seppur con qualche differenza nella modalità in cui viene presentato il gioco, l’obiettivo è rimasto lo stesso: permettere al bambino di esplorare e scoprire gli oggetti del suo ambiente, quelli capaci di offrire una certa piacevolezza sensoriale, di stimolare il gioco libero e creativo e di sostenere la sua curiosità. Dunque, attraverso il Gioco Euristico con gli Oggetti il bambino ha l’opportunità di poter giocare come vuole con le diverse tipologie di materiale destrutturato, accuratamente scelte dall’adulto e catalogate nelle sacche.

Gioco Euristico

Mentre gioca, il piccolo compie infinite sperimentazioni e scoperte con gli oggetti messi a sua disposizione. Nei nidi per l’infanzia, in generale, è organizzato “L’angolo per il Gioco Euristico”, uno spazio neutro dove possiamo trovare un grosso tappeto sul pavimento e alcune sacche appese alla parte.

Come organizzare il gioco: All’esterno delle sacche è stato fissato un esemplare che ne svela il contenuto. Così, ad esempio, la sacca delle cerniere avrà una cerniera cucita/incollata mi modo visibile e così via.
In tal modo si agevola il bambino a riconoscere le categorie di oggetti e a partecipare al riordino del materiale, attività, quest’ultima, proposta dall’adulto verso la fine della sessione di gioco.
In linea generale l’adulto distribuisce sul pavimento le varie serie di oggetti formando alcuni mucchietti con un numero sufficiente di esemplari: un mucchietto di mollette, uno di coni, uno di mazzi di chiavi, uno di catenelle, ecc…
Posiziona, accanto a ognuno di questi mucchietti, qualche contenitore/barattolo di metallo. A questo punto invita il gruppetto di bambini (o, se a casa, il singolo bambino) a entrare nello spazio di gioco, dunque si siede vicino ai piccoli, senza intervenire o dir loro cosa fare. Come per incanto i bambini iniziano a giocare con gli oggetti proposti.

Photo Credits:  Alquería Educación, web

Approfondimento 2 – Come organizzare il Gioco Euristico con le conchiglie?

Buon pomeriggio, avete un suggerimento per la costruzione di un gioco euristico con le tante conchiglie che abbiamo "raccolto"? Molte grazie.

Gentile lettore, facendo riferimento all’approccio euristico – descritto in maniera dettagliata da Goldschmied-Jackson(Persone da zero a tre anni, 1996) – una raccolta ben fornita di conchiglie rappresenta certamente del materiale interessante, attraverso il quale il bambino può immaginare diverse combinazioni e azioni durante il gioco euristico con gli oggetti. Il Gioco Euristico è una proposta ludica pensata per i bambini con un’età compresa tra i 12 ai 24 mesi. Rappresenta un’esperienza educativa davvero importante, durante la quale i piccoli, oltre a proseguire la precedente esplorazione degli oggetti – di carattere prettamente sensoriale – intraprendono ed effettuano ora numerosi esperimenti e combinazioni di materiali diversi. Mettono spontaneamente in relazione le “cose” che hanno a disposizione e che differiscono tra loro per misura, peso, forma, colore e via dicendo. Trattandosi, come ricordano le autrici, di un approccio pedagogico e non di una ricetta definita e valida per tutto e tutti (questo gioco prende spunto dall’osservazione e dall’interesse naturale dei bambini), gli adulti che lo preparano immaginano e scelgono quegli oggetti che meglio potrebbero riuscire a suscitare l’attenzione e la curiosità dei piccoli.

Gli oggetti come ad esempio catenelle, coperchi, chiavi, poi-pon, ecc…, vengono riposte dentro la loro specifica sacca. Questo facilita le attività di selezione e di riordino finale. A tal proposito all’esterno della sacca viene riportato un campione dell’oggetto in essa contenuto (cucito, incollato o raffigurato sulla stoffa esterna). Tornando alla sua domanda, l’idea potrebbe essere quella di dedicare una di queste sacche alle conchiglie raccolte durante le vacanze. In alternativa è possibile organizzare un’attività tematica di Gioco Euristico se, ad esempio, le conchiglie a disposizione si prestano ad essere suddivise in sotto-categorie, in quanto differiscono per forma, colore, dimensione, ecc. Questo tipo di gioco ha l’obiettivo di stimolare le cosiddette funzioni “trasversali” dell’attività cognitiva del bambino, ovvero il riconoscimento, la categorizzazione, la selezione, la pianificazione e gli altri processi percettivi.

Vediamo il gioco, nella pratica. Sopra un grosso tappeto vengono disposti alcuni mucchietti di conchiglie divise per sotto-categorie (spirale, lumachina, cuore, patella, ecc.) insieme ad alcuni contenitori di varia grandezza (barattoli di metallo, ciotoline, coperchi, …). Dopodiché si invita il bambino a iniziare il gioco. I bambini ai quali si propone questo materiale avranno già abbandonato l’abitudine di portare gli oggetti alla bocca. Se così non fosse, gli oggetti proposti non dovranno avere una dimensione inferiore ad una noce. Bisogna comunque mantenere l’attenzione su loro, senza interferire nella sua attività. Tra il materiale previsto per il Gioco Euristico, le conchiglie non vengono sempre utilizzate, specie al nido d’infanzia dove l’attività è preparata per un gruppetto di bambini. In effetti capita che i piccoli, alzandosi e camminando tra gli oggetti, sbriciolino le conchiglie che finiscono sotto ai loro piedi. Ciò può essere potenzialmente pericoloso. Quando il gioco è invece proposto a uno o due bambini la gestione è certamente più semplice.

 

Approfondimenti:

  • Edufrog.it, "Elinor Goldscmied. Il bambino nel gioco è indipendente"
  • Amicidielinor.it, Gruppo in rete sulle tracce di Elinor Goldschmied